Ieri mi sono fermato in libreria alla ricerca di “Lo Stato nel Terzo Millennio”, libro del Principe del Liechtenstein nonché caposaldo del pensiero liberale.
Ovviamente, dato che il libro di tendenza politica oggi è “100 ricette anti-Europa” di Matteo Salvini, non l’ho trovato, ma due titoli, tutti nel reparto “filosofia”, mi hanno stupito.
Il primo titolava “Educare al femminismo”. Non so se sia un qualche titolo storico scritto quando le donne erano ancora limitate ingiustamente, ma ad oggi che educazione femminista serve se basta accendere la TV e vedere una donna che tratta con un’altra donna per decidere come uscire dall’Unione europea.
O leggere un’enciclopedia e leggere di donne come Margaret Thatcher, Rita Levi Montalcini, Maria Montessori o Margherita Hack.
Il secondo, ancor più drammatico visto che il Principe è un noto sostenitore dell’autodeterminazione, è un libro di un filosofo spagnolo “Contro il separatismo” che annuncia che il separatismo distrugge il diritto alla cittadinanza.
Tralasciando che è un abnorme stronzata e basterebbe leggere una legge sulla cittadinanza per capirlo, dev’essere una comunanza tra filosofi e popoli che con l’autodeterminazione dovrebbero andare a lavorare: Visto che entrambi vorrebbero farsi mantenere dagli altri si danno manforte a vicenda.