Ogni tanto Instagram mi propone di tutto e di più. Qualche mese fa un collettivo che proponeva di multare chi fischiava alle donne, e ancora mi chiedo quale sia il bene giuridico leso da un fischio (tranne se fischi Gigi D’Alessio, in tal caso stai ledendo la pubblica decenza), e ieri quelli degli assorbenti che vogliono nelle scuole della loro città gli assorbenti gratis per tutt*.
Ora, realisticamente, in assorbenti un ciclo costa circa 4€. Sono quattro caffè o quello che spendo io di collirio al mese, ma pare che nessuno desideri regalarmelo.
Esistono famiglie povere che fanno fatica a comperare gli assorbenti? Certo, ed è bene che siano aiutate.
Può aver senso acquistare in comunità una scatola di patelli da tenere li in caso una ragazza si dimentichi? Certo, ha senso sì.
Ha senso regalare i patelli alla figlia dell’imprenditore ben piazzato che 4€ li spende alla mattina al bar ogni giorno? No, così come non ha senso regalarli a chi ha un lavoro normale e quei 4€ può permetterseli tranquillamente.
Ma io sono capitalista, se quindi si aprissero un bel conto, creassero una campagna di sottoscrizione e coi soldi raccolti comperassero da un grossista degli assorbenti da distribuire non avrei nulla da ridire.
Ma come ogni buon socioqualchecosa che parla di “diritti” temo che si parli sempre coi soldi degli altri. Ora, io ho varie idee in conflitto col socialismo ma almeno provava a parlare di migliorare le condizioni dei poveri. Questi invece partono direttamente dicendo che vorrebbero usare i soldi delle tasse, pagate in larga parte da poveri o persone che arrivano a fine mese, per regalare assorbenti ai figli dei ricchi, perché sappiamo bene che il 90% di queste sperimentazioni iniziano sempre al Liceo Classico Ginnasio Mentulam Canis.
Ah, e non aspettatevi i patelli linea ultrarisparmio prodotti in Bielorussia, perché nei commenti si faceva notare l’importanza dell’ecosostenibilità del ciclo o.O