Un agnostico al presepe biblico
Oggi sono andato al presepe biblico. Ve lo consiglio. E soprattutto se ci andate fate un’offerta perché la cultura dobbiamo mantenerla noi siccome lo stato preferisce obbligare Netflix a girare qualche porcata in Italia per finanziare l’amico dell’amico. Oppure comperate qualche gadget come ho fatto io.
Da agnostico apprezzo molto l’arte religiosa. E in realtà apprezzo anche le religioni finché danno regole ai propri seguaci e non vengono a chiedere regole erga omnes dicendo che visto che il loro Dio/Rabbi/Pontefice/Spaghetto Volante/Ayatollah dice che è vietato bere/suicidarsi/spippettarsi dev’essermi vietato comperare una birra, farmi una pippa o scegliere di morire se ho una grave malattia e non penso che la vita sia dignitosa.
Vabbè, torniamo a noi: Veramente interessante. Sia artisticamente che a livello storico e tecnico: Dietro c’è infatti molta tecnica che permette di fare muovere le scene ed è in parte visibile. A fare girare la scena della natività c’è un vecchio motore di macchina da cucire. E ho anche acquisito utili informazioni per aggiornare Wikipedia.
Unica nota negativa le comitive. In effetti, si sa, che questo presepe è visitato anche da fuori. Una comitiva di ragazzetti – credo un oratorio – ha deciso di fare il giro all’incontrario.
Evidentemente erano interessati alla storia di un uomo che viene dal cielo, entra in un sepolcro, ne esce, va a fare pilates su una croce, poi fa bondage con Pilato, poi trasforma il vino in acqua ed entra in una donna che allerta un Arcangelo.
Blasfemie a parte, oltre alla visione abbastanza inutile facevano un casino boia e si mettevano davanti alle scene minuti buoni urlando perché dovevano contare le pecore.
Ogni tanto servirebbe anche questa, di Madonna.