Io non capisco cosa credano di ottenere i sindacati pubblici scioperando impedendo alla gente di andare al lavoro coi mezzi. Perché, onestamente, si facesse un referendum per vietare lo sciopero nel pubblico, i dipendenti pubblici e futuri tali sarebbero gli unici a votare contro.
Poi leggo di questo “sciopero alla giapponese” fatto nel 2018 e pensi che, forse, sarebbe la cosa migliore. Come in uno sciopero privato causi il disagio quasi solo al datore di lavoro e non alla collettività.
Alla fine non sono loro a dire che sono essenziali e non possono essere sottoposti alle logiche del profitto? Allora, siccome non posso scegliere tra un bus ATM e un bus BTM, propongo che – escludendo casi molto gravi (sicurezza, ad esempio) – l’unico sciopero ammesso nel trasporto pubblico sia quello alla Okinawa: si viaggia gratis e al posto del controllore passa il sindacalista che ti spiega le ragioni dei lavoratori.
Così la gente non prenderebbe le molotov sentendo “sciopero dei mezzi”.