E niente, dopo qualche settimana ho ripreso la metropolitana per mangiare qualcosa con un mio amico. Prima di tutto non approvo il cambio voce: “allontanatevi dalla linea gialla” in lingua italiana è poco professionale.
Capisco non fare come i proverbiali manuali Microsoft tutti in si impersonale, ma per un singolo annuncio è decisamente meglio “allontanarsi” che “allontanatevi”, che sembra un annuncio fatto dal capostazione di una stazioncina sperduta della Bassitalia negli anni ’80 con annesso “levatv”, come raccontato da molti che ci son passati.
Poi, non è così in tutte le lingue: se l’Italia fosse più civile e la metropolitana di Milano avesse gli annunci in lombardo si sentirebbe “slontaneves de la linia sgialda”, ma in italiano… MEH.
In ogni caso, debbo avere la faccia da bravo ragazzo: vado sulla banchina direzione nord, un signore mi chiede (in inglese) se il treno va a Centrale, cambio poi banchina (per salire insieme all’amico) e una ragazza mi chiede (in italiano a questo giro) se il treno andasse a Porta Genova.
Era la mia fermata, tra l’altro, ma vabbè, una volta arrivato al luogo in cui dovevamo mangiare scopriamo che era chiuso per ferie, seppur non segnalato sul sito. Vabbè, dopo un po’ di metri troviamo un posto, nota catena, non particolarmente economica, senza grande scelta ma comunque decente: 18 Euro di meno e qualche grammo in più mi rendo conto che non mi hanno controllato né temperatura né pass.
Verkonnia. Vabbè, poi torno, quasi 10k passi e una bella chiacchierata. Ma chissà perché tutti chiedono indicazioni a me