Qualche tempo fa la TV era sintonizzata su un canale che trasmetteva uno sketch di una nota comica meridionale.
L’argomento era il solito: le differenze Nord-Sud. Da un lato, tale umorismo è spesso una delle poche cose dove si può evidenziare tale differenza senza essere accusati di razzismo, dall’altra, per quanto a pochi piaccia ammetterlo, l’unità d’Italia è stata una cosa fatta di pancia per populismo romantico, e i popoli che vivono sotto le Alpi son radicalmente differenti, e tali differenze sono tante, e nell’umorismo si narrano le solite cose trite e ritrite: el al Nord sono freddi, eh al Nord fanno la festa a Natale con 7 persone mentre al Sud 7 persone è l’aperitivo, eh al Nord si mangia l’insalatina mentre qui friggiamo pure l’acqua, eh al Nord lavorano 17 ore al giorno mentre qui lavoriamo 4 e poi prendiamo RdC.
Tralasciando che il Nord è un’espressione geografica, quindi vi si trovano popoli molto differenti (i veneti non sono i lombardi, che a loro volta non sono i sudtirolesi), questo umorismo si può sintetizzare in “il Nord mangia male, lavora troppo ed è freddo, mentre noi mangiamo bene, amiamo la famiglia e prendercela comoda”.
Fa ridere la prima volta, ma quando diventa un filone proprio di comicità c’è qualche problema.
In ogni caso, una cosa mi ha fatto abbastanza ridere. La comica, nel descrivere un’interazione con un amico milanese, parlava del momento in cui le chiese se avesse potuto togliersi le scarpe come se fosse un’ovvietà.
Scusate, cosa? I lombardi, e in generale i popoli padani, sono comunque popoli latini, che normalmente (eccentuate i romeni che hanno preso molto dagli slavi) non hanno problemi culturali con le scarpe in casa, al massimo pratici (le pattine esistono anche qui, ma ormai la cera non la mette più nessuno).
Magari esiste il maniaco della pulizia, ma è una netta minoranza. Con un po’ di ironia, verrebbe da dire che molti di quelli che lo fanno son fuorisede, che o hanno dei coinquilini con cui hanno concordato la regola per sporcare meno o che hanno poco tempo per pulire. Ma definirla una tradizione settentrionale, anche no.
Ma la cosa divertente in tutto ciò è che diceva che era una cosa impensabile perché il piede è una parte intima, il tutto mentre era scalza in scenografia. Bah.