Oggi è San Valentino e da vari giorni i negozi son pieni di carinerie, dolcetti, bigliettini, pupazzetti teneri a forma di cuore e robe del genere.
Io, come saprete, non son particolarmente fortunato in amore, ed è da tempo che non ho una ragazza a cui fare questi regalini, che in pratica son di poco conto ma hanno un peso sentimentale inaspettato, a cui spesso segue un tenero abbraccio se la dolce metà non è ancora ufficialmente tale e qualcosa di più se lo è.
Alle volte anche solo regalare un cuore di pelouche con dentro dei cioccolatini vuol dire ufficializzare un filarino e ricevere un dolce abbraccio, e magari un interessamento più serio, che poi sfocia in una relazione.
Da un lato, specialmente sentendo i problemi di cuore altrui, sono abbastanza felice di non averne, ti eviti tante lagne, pianti, liti e cose del genere. Vedere gente che era a un passo dall’essere felice insieme all’anima gemella e che poi, per qualche cagata, spesso legata a insicurezze o seghe mentali, cade tutto, fa male a me che assisto, figuriamoci a chi ci passa.
D’altro canto, ho bellissimi ricordi di quando San Valentino contava qualcosa, di quando era un’emozione regalare una cosina all’amata. Così, per quanto come dicevo l’amore porti problemi, avere una persona accanto che c’è sempre, specie nei momenti di difficoltà, è sempre una cosa bella, che fa stare bene.
E per questa ragione che, in questo periodo, sono un po’ combattuto nell’animo ma, soprattutto, un po’ triste.