Qualche tempo fa, dopo le manifestazioni contro la Lombardia, quelle che io definivo circensi e composte largamente da gente che per varie ragioni non ha la minima idea di come sia organizzata la sanità lombarda e straparla per ideologia, senza capire il perché zone come la Lombardia (e altre simili nel mondo) siano state colpite, arrivò una cattiva notizia: uno dei partecipanti era deceduto, a casa sua.
In Calabria.
Ora, io non ho nulla in contrario se una persona che vive da poco qui vuole interessarsi di politica, tanto meglio!
Il problema è il come:
- Ti informi, chiedi a chi è più esperto consiglio, ti fai spiegare le cose difficili e formi un’opinione: bene
- Ripeti a pappagallo tre cagate che si confanno alla tua ideologia per spalare merda sui politici eletti da chi ti ha accolto: male
Vediamola così: se mi trasferisco in Svizzera e inizio a dire che la Svizzera è brutta, che è amministrata male, che il federalismo è troppo poco solidale e che Zurigo dovrebbe lavorare di più per dare soldi al Ticino, che la sanità privata è brutta e la cassa malati costa troppo, che ci vorrebbe un bel Beveridge e che la democrazia diretta dà voce a milioni di imbecilli che altrimenti parlerebbero al bar sport, se un bel giorno uno Schmidt e un Bernasconi mi mandano a quel paese invitandomi a tornare in Italia non son razzisti, si son semplicemente rotti le scatole di me che provo a dettare legge a casa loro!
Dunque, personalmente, penso che se uno è così indignato da come funziona la Lombardia ed è convinto di avere la soluzione a tutto senza mai aver aperto un qualche Bignami sul come funzionano le cose, faccia bene a tornare a casa propria – o a Cuba – e non rompere l’anima.
In ogni caso, nei post di lombardi – o sedicenti tali – che descrivono l’inferno della sanità lombarda e di come amerebbero poter istituire dei treni della speranza per essere curati a Lecce, sfuggendo alle grinfie di questa sanità vergognosa votata al profitto c’è sempre un commentatore garantito: il meridionale lombardista.
Del Sud, magari che ha risieduto qui, e che tesse le lodi della sanità lombarda, dicendo “magari avercela qui” o “tenetevela stretta”, alle volte ignorando anche quelli che sono problemi effettivi e palesi della nostra sanità. Ne ho visti anche a difendere quella dell’Emilia-Romagna, ma si sa che loro han la fortuna di essere governati dal PD e quindi si evitano gran parte degli attacchi per cameratismo di partito.
D’altronde, io mi chiedo: leggendo notizie come questa con che faccia si può dire che le sanità del Nord hanno reso lo scettro, che il Sud ha dimostrato qualcosa e bla bla bla? E, soprattutto, con che faccia puoi dirlo ai calabresi che leggono notizie del genere ogni giorno e pagherebbero oro per avere anche 1/5 della nostra sanità?
Non mi stupisce che, spesso, i più entusiasti di questa sanità siano proprio forestieri. Alla fine, non soffrono nemmeno dei problemi legati al territorio e hanno quasi solo esperienze positive.