Se vi serve una conferma che il fato sostiene il secondo emendamento guardate al Canada: l’idolo dei liberal squirtanti, mister Trudeau, dopo una sparatoria in TEXAS, decide di vietare l’importazione di pistole nel Paese e annuncia anche un taglio ai permessi. Con meno armi da fuoco, dice lui, siamo più sicuri.
Fa niente se i dati sul crimine con armi da fuoco, pubblicati anche dall’equivalente locale della RAI proprio per smentire questa tesi, siano risibili e il Canada sia un paese mediamente sicuro: ora il Canada è più sicuro, l’ha detto il premier, poi dopo nemmeno un mese dalla decisione due fanno strage, con un comunissimo coltello, con buona pace di quelli che “col coltello non fai una strage come con una pistola”: dei tanti School shooting americani, secondo Wikipedia, solo sette sono stati più letali della “accoltellata” di ieri nel sicurissimo Canada senza pistole.
Quando non si ragiona in base ai dati e alla realtà questo succede: il governo canadese avrebbe potuto spendere il tempo che ha speso per agire in base alle proprie manie populiste per provare a prevenire questa accoltellata di massa e invece non l’ha fatto. Dei cittadini sono morti per briciole di apparenti sicurezza.
Ma tanto continueranno a squirtare dietro a Trudeau che “a viedado i fuggili da salto”