Lettera alla sinistra sulla commissione Covid

di | 6 Luglio 2023

Cara sinistra,

con la mia solita sfiducia nei riguardi degli italiani, stavo quasi dicendo che la vostra risposta isterica alla (sdentata) commissione Covid sia la dimostrazione che qui non c’è alcuna speranza per la democrazia. Ma, invece, c’è.

Perché gli italiani, per una volta, l’hanno capita e vi hanno messi in minoranza. Così duramente che non c’è stato governo tecnico, larghe intese o unità nazionale a tenere e siete all’opposizione.

Nonostante ciò, non vi viene minimamente in mente che la vostra ossessione per il Covid, come siete stati bravi (ooooh) c’entri. Avete avuto varie occasioni per smarcarvi, per diventare normali ma no, continuate a essere quelli del Covid, dell’onore e disciplina (ottimo nome per un gruppo neofascista, oltre che citazione molto amata da voi) e via discorrendo, e ovviamente continuate a prendere legnate.

Per citare De Luca, non si capisce se siete scemi o siete buoni: credete davvero che tirarla ancora col Covid vi porti voti o è l’unica cosa che vi tiene in piedi e dunque dovete scegliere tra perdere ma almeno conservare la cadrega o nemmeno partecipare?

In ogni caso, per fortuna, gli italiani vi hanno messi al vostro posto. Siete minoranza. Anzi, siete inferiori. E come tale verrete schiacciati dal processo democratico e il rapporto della commissione, che può anche limitarsi a raccogliere articoli di giornale dato che è tutto pubblico, sarà la vostra pietra tombale.

Per questo, alla fine, state piangendo così tanto.

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