L’altro giorno stavo camminando sul marciapiede in un comune dell’hinterland milanese ed era un marciapiede ridicolo, ogni volta che si doveva passare in due in direzione opposta qualcuno doveva scansarsi o fermarsi. Nei 40 metri tra l’attraversamento pedonale e il bar mi son dovuto fermare/scansare tre volte.
A fianco, c’era una modernissima pista ciclabile a due direzioni, dov’è passata una sola bici in tutto il mio periodo di permanenza al bar. Ancora più paradossalmente, per collegare questa ciclabile ad un’altra ciclabile, sul marciapiede opposto la sezione pedonale era ridicolmente piccola, con un’ampia sezione (quantomeno) ciclopedonale per garantire la connessione.
Ecco, quando i ciclisti dicono che siamo entrambi utenti deboli della strada che dobbiamo unirci contro i cattivi, io sbatto loro in faccia cose del genere.
Prima di tutto, tutte le volte che un veicolo mi scorrazza accanto ad alte velocità e con noncuranza sul marciapiede, è nel 90% dei casi un mezzo della “mobilità dolce”: una bici o un monopattino. Poi c’è qualche scooter (ma si sa che gli scooteristi son solo ciclisti che non hanno paura di superare i 30 km/h), pochissime moto e nessuna auto. “Eh, ma se il comune non fa la pista ciclabile…”
Eh no, caro, la pista ciclabile mica è un diritto umano, è una concessione. Se non c’è, rispetti le leggi come tutti. Non puoi lamentarti degli automobilisti che non si fermano alle strisce quando tu fai lo slalom tra i pedoni quotidianamente…
E infine, pedoni lo siamo tutti: chi perchè ama camminare, chi perché è costretto, chi perché è appena sceso da un veicolo a motore o meno… Ciclisti lo sono una netta minoranza! Non è che si debbano mettere chiodi in strada, ciclotrappole e ronde in SUV con paravacche che appena vedono uno in bici lo stirano, ma se le bici sono una minoranza netta in strada, non si può pensare di metterle al centro della progettazione stradale: non si può voler infilare una ciclabile ovunque.
Specie quando ciò vuol dire danneggiate la viabilità o, ancora peggio, togliere spazio all’utente più debole per davvero: il pedone, come in questo caso. E tanti casi analoghi anche nella città vivibile di Sala, dove vedi marciapiedi mutilati da piste ciclabili che non usa nessuno ma dove legalmente il pedone non può mettere piede o ricostruzioni che hanno lasciato piccoli marciapiedi, costruendo a lato ciclabili (ovviamente vuote), parcheggi e un ridicolo spazio per i pedoni che devono uscire dalle auto.
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