Qualche tempo fa commentai degli articoli “scientifici” sulle scarpe in casa e magari qualcuno avrà pensato che sono un talebano del tenerle, da buon latino (no, non nel senso di americano del Sud o di mediterraneo, che poi come già dissi io in casa le scarpe le cambio, che era proprio quel che facevano i romani).
Tuttavia, non è così: banalmente, la mia cultura – continuando il discorso di quell’articolo – favorisce il tenerle, ma la cultura mica è tutto nella vita.
Giusto per dire, l’altro giorno sono andato da mia cugina, lei si è tolta le scarpe subito all’ingresso e l’ho fatto anche io, dicendole che non volevo sporcare. Mi ha detto di fare un po’ come volevo, tanto di solito i suoi ospiti non le tolgono, e son rimasto in calzini.
Ho fatto una cosa che normalmente non farei, eppure “io credo nella mia cultura e nella mia religione per questo io non ho paura di esprimere la mia opinione”.
Ok, scusate, la smetto.
Comunque, più che una questione di cultura è imho una di confidenza (per quanto siano ampiamente collegate): ci si aspetta che non lo si faccia per una sorta di “imbarazzo”, ma se ci si trova bene con una persona, per quale ragione tale imbarazzo dovrebbe superare la confidenza? Cioè, c’è gente che tromba e ha vergogna a togliere le scarpe a casa dell’altro, il che è ridicolo, ma ovviamente sta anche alla persona singola decidere qual è la propria soglia di imbarazzo che separa il togliersi le scarpe con piacere dal farlo giusto se richiesto o necessario.
Vi è anche un’altra questione: da persona che ospita, decisamente preferisco avere la compagnia dell’ospite con le sue scarpe, per quanto possano un po’ sporcare (nota 1: un po’ sporcare, non è disgustoso né c’è chissà che cosa sotto le scarpe, chi pensa diversamente farebbe bene ad andare a toccare l’erba; nota 2: ovvio che il discorso cambia se uno esce dal letamaio), ma da persona che viene ospitata preferisco decisamente – se la condizione vista prima è rispettata – toglierle e risparmiare a chi mi ospita il compito di pulire.
Questo, ovviamente, in generale: ovviamente esistono considerazioni pratiche non indifferenti: se la casa è già sporca o se ci sono dei liquidi/pericoli per terra, ma anche il clima: un pavimento freddo d’inverno magari non è una cosa particolarmente bella e se nella casa non è abitudine avere ospiti senza scarpe, è difficile che ci siano ciabatte a disposizione. Alla fine, come già dicevo, è una cosa con delle nuances, non esiste sì/no.
Poi, terza cosa, la comodità. È ben raro che le scarpe siano più comode del non avercele. E lo dico da persona che mette soprattutto scarpe da ginnastica, non immagino dunque come possa essere per chi mette roba decisamente meno comoda. Se non è un imbarazzo e non ci sono problemi d’altro genere, stare senza è la cosa più comoda, il che può contare, specie se si parla di permanenze lunghe in casa altrui.
Dunque, in buona sostanza, se sussistono queste condizioni, sono io a proporre di togliere le scarpe. Altrimenti, lo faccio solo se viene richiesto. E immagino che in altre culture sia uguale, cambiano semplicemente le condizioni relative al quanta confidenza, al quanto è normale e così via.
Ma, per piacere, non ditemi che lo dice la scienza ecc, quelle son seghe mentali da gente che non sa valutare la realtà. Sono mille altri fattori e i tre, imho, più importanti li ho descritto in questo articolo.