La Danimarca vuole vietare i roghi di libri e simboli religiosi, ovviamente tutti, ma lo fa nello specifico per tutelare il Corano, perché altrimenti se bruci un testo che sostiene:
Combattete coloro che non credono in Allah e nell’Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la gente della Scrittura, che non scelgono la religione della verità, finché non versino umilmente il tributo , e siano soggiogati”
Chi ci crede veramente rimane offeso, patatino. Poi, sia chiaro, ci son tanti musulmani che a queste cose non credono, così come ci son tanti cristiani ed ebrei che non credono alle parti peggiori dei propri testi sacri, essi magari non sono propriamente contenti se gli bruci il testo sacro, ma non ne fanno un caso di stato. Dunque sì, una misura del genere tutela solo gli estremisti, quelli che scappano da uno shithole country rovinato dall’estremismo islamico trovando nuova linfa in un paese europeo libero e vogliono trasformarlo nello shithole da cui son scappati.
Viene da chiedersi perché limitarsi a ciò: potremmo vietare anche la semplice critica alla religione (d’altronde, per un vero credente, “Gesù faceva i pompini col culo” è offensivo tanto quanto “non è possibile che Gesù sia risorto”), oppure, sempre per tutelare la moralità religiosa, vietare comportamenti offensivi quali i baci omosessuali, le donne svestite o in generale le donne che hanno autonomia decisionale.
Poi, rapidamente, si arriva all’idea che la religione sia sacra e che chiunque la tocchi vada escluso. Anche con la forza. Come d’altronde capitò a Pim Fortuyn, omosessuale, che scese in campo proprio intimorito da come un’immigrazione senza regole avesse potuto influire sul sistema civile che gli garantiva di poter vivere liberamente e prosperare da omosessuale.
Venne ucciso per questa ragione. E non da un musulmano, da un estremista di sinistra. Ecco, tutti quelli che esultano all’idea di stato che ti arresta se non porti rispetto all’altrui religione sono dei Volkert van der Graaf in potenziale, gente disposta a pagare con la propria vita e libertà per tutelare l’animo sensibile di chi li ammazzerebbe volentieri.
E cosa scrisse Fortuyn sulla propria lapide? “Difendiamo la libertà di parola”.
Davvero l’unico modo per non finire ammazzati da un estremista politico-religioso o di essere tenuti per i coglioni da qualche cammellaro è rinunciarvi?