Ecco, se questa è la logica del cicloattivismo, nel 2800 andremo sulla Luna con un’autostrada spaziale.
Prima di tutto, un video del genere paragona un caso ottimale per la corsia ciclabile (che infatti non ho MAI visto a Milano, che sarebbe una città abbastanza amica delle bici) con uno poco ottimale per quella automobilistica. Se quella corsia a sinistra fosse piena di auto a nove posti, le bici sarebbero già in svantaggio. Ma anche con classiche 5 posti piene e qualche bus ogni pochi minuti, difficilmente la bici vince ancora. Al massimo è una pubblicità per il car pooling.
Ma anche il rapporto spaziale, senza valutare l’efficienza generale del veicolo, ci dice poco… pensateci, un bus da 12 metri occupa non poco spazio e nessuno garantisce che sia pieno… Se quel bus porta cinque persone (cosa che in orari di morbida in periferia capita) converrebbero due Panda in strada, che son lunghe circa 7 metri. E aggiungere corse è una scommessa, magari riesci ad attrarre nuova utenza e a toglierla da altri mezzi, magari invece ne carichi 3 al minuto 00 e 2 al minuti 06 mentre ora li carichi tutti al minuto 00 e quella dopo passa al minuto 11. Parimenti, il mezzo più efficiente son le gambine: le bici comunque richiedono spazio vitale se non si vuol giocare al Domino umano, a piedi anche se mantieni il metro convenzionale di chi non ha mai mangiato polenta insieme vai spedito.
Parlare di efficienza senza tenere a mente l’efficienza del veicolo porta a questi assurdi: chiudiamo le preferenziali e le trasformiamo in marciapiedi riservati a chi ha buona lena? Si può chiaramente dire che, se Mario deve andare da casa sua al mercato a prendere 1 kg di patate è più efficiente una bici che un Fiat Ducato, ma magari quel Fiat Ducato è l’unico veicolo che ha. Mica son tutti così ricchi da avere la bici da città, quella da corsa, l’auto da città e quella da lavoro. Ma soprattutto, se tutto ciò che deve fare Mario è muoversi in città ma magari anche su strade un po’ trafficate, magari portando a casa la spesa settimanale con l’acqua e ogni tanto la figlia a danza, conviene la bici o una Ami (o anche un Ape)?
Ma immaginiamo anche una famigliola che deve portare a scuola i figli e nel mentre andare a lavoro ma poi andrà a fare una ricca spesa: metti le due bici dei genitori (160 cm*2, son generoso), 130 di carrello per gli infanti e idem per quello merci, siamo a 5,80 metri, se si procede in fila indiana. Ricordo che la Panda, dove metti comodamente i figli (e in modo decisamente più sicuro) e la spesa, non rischi di cadere, non sei sottoposto alle intemperie, è lunga 3,6 metri.
La realtà è che non esiste UN modo più efficiente di muoversi, in generale. Tutto dipende dalle esigenze, dal percorso e dalla banale realtà per cui una persona sceglie il veicolo più adatto alle proprie necessità medie: il ciclista cittadino che normalmente fa casa-lavoro a 2 km con una comoda ciclabile la volta che deve andare a trovare la zia a 10 km e portarle un bel regalo pesante fa un pedalatone, anche se sarebbe stato più efficiente un motocarro, l’idraulico col suo bel furgone che normalmente usa per macinare chilometri in tutta la provincia che deve portare il figlioletto all’allenamento di calcio facendo la medesima strada la farà col furgone.