Militi tutti, soldato qualcuno

di | 16 Settembre 2024

Diceva Carlo Cattaneo “militi tutti, soldato nessuno”, un appello contro un esercito, e invero anche una forza di polizia, stanziale, a cui favorire invece la mobilitazione permanente della cittadinanza, che avrebbe evitato l’avere una forza statale troppo potente, impegnata in politica e possibilmente portatrici di altri interessi (che al tempo potevano essere anche golpistici mentre oggi possono essere anche semplicemente clientelari).

Cattaneo era certamente, come dice qualcuno, il “solitario del Risorgimento”, ossia quello che se l’avesse fatto lui oggi non avrei problemi a sventolare una bandiera italiana e, probabilmente, non avremmo la spada di Damocle dell’INPS sulla testa.

In ogni caso, il suo modello ha in linea di principio un elemento importante che lo rende prezioso: lo stato e la cittadinanza sono interdipendenti e solidali. Non c’è, insomma, una forza pubblica che dipende esclusivamente dallo stato e può reprimere la cittadinanza a piacere (ma attenzione, ciò non vuol dire che uno stato di milizia ogni minoranza sia tutelata, eh, basta convincere la maggioranza a prendere le armi, ma almeno serve la maggioranza!), ma non c’è nemmeno quella logica da libertari americani dello stato e della cittadinanza come nemici, con i cittadini che devono essere armati per essere pronti in qualsiasi momento a rovesciare il governo.

Tuttavia, oggi, proporre il militi tutti, soldato nessuno è problematico, per come si è evoluto il mondo. Partiamo dall’esercito: forse un paese in condizioni molto favorevoli può permettersi di avere solo una milizia, ma non è indicabile nel mondo di oggi, dove spesso anche una credibile capacità offensiva è utile in funzione difensiva. I sistemi d’arma sono complessi, così come sono complesse tante cose oggi necessarie, come un’aeronautica e una marina.

Per questa ragione, serve una spina dorsale su cui possa costruirsi il corpo, ossia un nucleo professionale: il modello più realistico oggi è quello svizzero, di milizia, ma dove qualcuno è milite “di lavoro” e qualcun altro lo è solo ogni tanto. Avere una forza professionale capace di colpire e una di milizia capace di logorare è un’assicurazione migliore di un solo esercito professionale e di una sola milizia.

Ma ancor di più, è importante per la polizia. Ricordiamo che per Cattaneo, suddito (un po’ controvoglia) dell’Austria esercito e polizia quasi coincidevano. I risultati dello stato unico monopolista della forza sono pessimi: la criminalità, soprattutto di strada, dilaga, le forze dell’ordine, con organici da esercito stanziale, sembrano scomparse e quasi mai ci sono quando c’è bisogno, il cittadino è senza difesa e vittima designata e gli spazi tolti alla cittadinanza organizzata e non presi dallo stato, ossia la maggioranza, vengono presi da forme di criminalità organizzata.

Si dice spesso che con le armi ai cittadini si ha il Far West, ma magari! Nel Far West c’era la legge, c’erano gli ufficiali che la facevano rispettare ma c’erano anche i cittadini, cittadini armati che intervenivano in soccorso della legge e dei suoi ufficiali quando necessario!

Certo, anche oggi la situazione è più complessa: certi fenomeni di criminalità organizzata richiedono una forza molto specialistica (per quanto una bella banda di bergamaschi incazzati armati di FN FAL nelle zone di Milano sotto controllo di bande allogene potrebbe fare un bel repulisti, anche se difficilmente nel rispetto dei diritti dell’uomo), così come dev’essere chiaramente professionalizzata la parte di polizia giudiziaria. Come per l’esercito, è difficilmente tollerabile che io sto lavorando al PC e, siccome suona la campana della polizia, devo mollare tutto per la terza volta al giorno perché c’è un reato in corso e servo io col fucile.

Ma che i cittadini possano collaborare con la legge e con i suoi ufficiali secondo me è una bellissima cosa. Così com’è assolutamente sensato che, in casi di particolare necessità, quella campana suoni e che io debba prendere il mio fucile per venire in soccorso alla comunità perché c’è stata una qualche emergenza, che sia una fuga dal carcere, un delinquente armato nella zona o altro, mi va bene.

Allora, ribadisco: militi tutti. Soldato – e poliziotto – qualcuno.

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