Direi che è ora di iniziare coi pensieri in libertà con un bel pensiero sull’inglese scolastico.
Per prima cosa, non per vantarmi, ma ho un inglese quantomeno decente e, complice il prenome inglese, ho un bel po’ di “ma sei madrelingua?”, anche se ovviamente i veri madrelingua capiscono bene che non lo sono.
Ecco, posso dirlo che l’inglese scolastico italiano fa cagare?
Per prima cosa c’è un’ossessione quasi feticistica per la pronuncia. Ok, la RP è bella e piace anche a me, il problema è che a volte manco i docenti la sanno. Ad esempio, diciamocelo, insegnare che “back”, “there” e “two” si pronunciano “becch” (che in lombardo, tra l’altro, vuol dire capra), “der” e “ciù” vuol dire farsi ridere dietro.
Quindi, per favore, ricordiamoci che l’inglese ha le sue pronunzie, non c’è bisogno di parlare come la Regina ma nemmeno come un pastore indiano ai tempi del colonialismo. Esiste una via di mezzo dignitosa e che permette di non passare ore a imparare come si pronuncia un suono per arrivare in quinta superiore a leggere brani che nel manualozzo di ceco A1-B1 che mi sto studiando sono nell’A2.
Senza contare che a me in anni di scuola nessuno si è mai degnato di spiegarmi come si dicesse prego. Però guai a non sapere la storiella del 5 novembre, quella bisogna saperla.
Ah, ma come l’ho imparato l’inglese? Me lo chiedono in tanti, ebbene, molto semplicemente:
- Leggendo molto, cosa che per un informatico è abbastanza semplice dato che in inglese c’è veramente di tutto
- Ascoltando vari tipi di documenti in inglese, dal discorso di Sua Maestà al gameplay su YouTube
- Scrivendo in vari contesti, da gruppi informali a Wikipedia
- Guardando anche programmi televisivi in inglese, magari cose che già apprezzavo in italiano
Il metodo funziona anche con altre lingue, devo dire, ho un’alta comprensione del francese grazie a C’est pas sorcier, che guardavo in francese dopo che finirono di trasmetterlo in italiano. Purtroppo non ho mai avuto occasione di apprendere la scrittura di questa lingua né di praticarla, quindi resta semplicemente una lingua che comprendo.
Spero possa farvi comodo! 🙂