E loro mica ce l’hanno il secondo emendamento

di | 22 Febbraio 2020

Avete sentito che è successo in Montana? Un uomo ha sparato uccidendo undici persone in un centro dove si fuma il Narghilè. Questa legge obsoleta del secondo emendamento ha fatto troppi morti e va cambiata.

Ah, mi state dicendo che è successo in piena Germania, nella stessa UE che rompe il cazzo alla Cechia per le pistole? E mo che cazzo di articolo faccio per dire che “armi = brutto”?

Comunque, guardiamo a qualche dato con un po’ di razionalità. Senza parlare di suicidi, che lo sappiamo tutti che ci si ammazza con quello che c’è.

Gli USA hanno un tasso elevato di omicidi con armi da fuoco. Non elevato quanto quello di Stati come Messico o Guatemala ma più elevato di quello dei Paesi europei.

Quindi è deciso, le armi uccidono. Non proprio. Infatti il tasso di omicidi in generale, in USA, non è mica così elevato. È un pelo più elevato di quello di Paesi UE come quelli baltici.

Senza contare un’altra cosuccia: Un bel po’ degli omicidi, in USA, mica avvengono nella contea WASP governata dal Partito repubblicano dal 1960 e dove hanno l’immaginetta di Reagan accanto a quella del Cristo. Avviene nelle zone povere, nei ghetti, nelle zone emarginate. Negli iuesei si sparano tra di loro, in Europa si radicalizzano, dicono “occidente brutto” e si fanno saltare.

Ecco, in Europa abbiamo meno problemi di accessibilità alla salute mentale visto che c’è un sistema sanitario più o meno universale in ogni dove. E difficilmente abbiamo zone degradate come quelle americane dove non funziona nulla e dove nemmeno andando a scuola puoi uscire dalla povertà perché le scuole pubbliche americane invidiano quelle calabresi e se la charter non ha posti resti ignorante.

Il fatto che in USA il problema non siano le armi ma la società non me lo sono sognato di notte, me l’ha spiegato un socialdemocratico locale. In Svizzera c’è un fucile per casa e il risultato è banale: È un paese con tanti suicidi con armi da fuoco (perché la gente si ammazza con quello che ha) ma non con stragi quotidiane. Sarà che la Svizzera funziona.

Ma se devo essere sincero, dovendo proprio scegliere tra i due modelli e non tra un intermedio di buon senso, preferisco sentire news del tipo “entra in chiesa con la rivoltella e spara a un tizio, viene ucciso da un fedele armato” che “entra in una moschea con un machete e ammazza ventotto fedeli prima che l’appuntato della Gendarmeria finisse il caffè in caserma per intervenire”. E, giusto per la cronaca, l’80% delle stragi in USA avvengono dove ci sono poche armi. Chissà perché. Sarà la ragione che ha fatto dire a un dirigente Interpol che civili armati aiutano contro il terrorismo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *