Chissà come fa un omosessuale a votare Lega

di | 20 Maggio 2020

Oggi ho fatto una bella chiacchierata interessante sul gruppo dello Shitposting sul tema comunità LGBT e mi è, in effetti, venuto un po’ di dubbio su come facciano alcuni a votare partiti non solo disinteressati alle questioni LGBT ma dichiaratamente ostili, tipo la Lega.

Poi vedo questo:

In sostanza dopo che lo Stato ha obbligato mezzo Nord a chiudere fa l’ennesimo regalino alla Bassitalia.

E qui mi si è aperta la rivelazione.

Oh, il governo Gondebbisse sarà pure contro la discriminazione degli omosessuali ma intanto discrimina il Nord.

E se uno è gay e del Nord? C’è una sparuta minoranza di estrema sinistra che crede nella condivisione, nel gnegnegne e così via e che è felice di tutto ciò.

Poi c’è la maggioranza a cui girano i coglioni. Alla fine il governo ti sta discriminando solo perché sei del Nord. Magari la tua azienda ti lascia a casa perché vivi a Gallarate mentre Ciruzzo torna a lavoro perché lo Schtato gli ha sostenuto le aziende.

E chi ti dice che l’essere discriminato per la sessualità sia più brutto dell’essere discriminati per il territorio?

Sì, per carità, bello sapere che Gonde sta lavorando così che se uno ti dà una randellata perché sei gay viene punito di più, nel mentre smantella tutto l’apparato che in tempo di pace avrebbe fatto catturare Matteo Messina Denaro e se qualcuno ti dà la randellata per derubarti il carabiniere a cui denuncia scrive sulla sua macchina da scrivere invisibile.

Ma se intanto l’azienda dove lavori chiude per la discriminazione territoriale non te ne frega un cazzo dell’omofobia visto che nemmeno hai la pagnotta.

E qui arriva la Lega. Che, per carità, noi lo sappiamo che è una farsa, che cambia idee come tira il vento, ma per l’elettore del Nord medio sentire “orgoglio lombardo contro il governo più terone della storia” è oro.

E, infatti, quando frequentavo ambienti leghisti era “un vivaio di finocchi”. E tutti dicevano la stessa cosa: “cosa me ne faccio dei diritti gay se non ho nemmeno i diritti da cittadino, lo Stato mi deruba per finanziare le sue clientele e mi da servizi così scarsi che poi devo andare dal privato finendo quel poco che mi avanza?”

Ed ecco qui la risposta: bello sposarsi, ma se nemmeno posso mantenere la mia famiglia non me ne frega un tubo.

Ed è questa la ragione per cui ci sono gay che votano Lega o partiti omofobi: discriminati per discriminati meglio essere discriminati e mangiare che essere al sicuro dalle aggressioni omofobe che rischi mentre vai alla Caritas.

Un po’ come nel Regno Unito ci sono e c’erano tanti gay che ammirano Margaret Thatcher, alcuni elevandola ad icona gay. Sia chiaro, la Thatcher era molto più tollerante di tanti altri ma aveva fatto una legge che di fatto rallentò l’aiuto per gli omosessuali con problemi di vita.

Semplicemente con tutti gli aspetti della nostra vita in cui lo Stato si è infiltrato è quasi impossibile non essere discriminati e bisogna scegliere su cosa mollare il colpo: c’è chi preferisce sulla sessualità, chi sulla lingua, chi sul lavoro che fa, chi sui redditi e mille altre opzioni.

Ogni scelta è legittina.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *