“A te cosa ti toglie?”

di | 18 Aprile 2021

Sono sempre più orientato a votare il centrodestra con il dichiarato obiettivo di vedere Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. Devo ancora decidere se votare direttamente lei o Forza Italia, la Lega non ci penso nemmeno finché ha el sur Panza come segretario, ma l’importante è vederla premier.

La prima ragione è per veder piangere e sudare i vari lecca-Conte e lecca-speranza della minchia. Piangere perché ha vinto il fascismo, sudare perché sanno che ormai il governo ha poteri quasi assoluti e non possono dire che “la Meloni è fascista e ci toglie la libertà” dato che fino a ieri inneggiavano a qualsiasi restrizione politica, quindi se la Meloni decide di fare qualcosa sono in balia delle sue volontà.

Poi non credo che la Meloni possa fare chissà che cosa, al massimo mette la legge che se sei forestiero devi pagare la caparra per aprire un’attività, ma vuoi mettere bere le lacrime miste al sudore dei vari tosa che per cinque anni ad ogni conferenza stampa della premier urleranno al fascismo che torna?

Seconda ragione: l’Italia è destinata al default, ma sappiamo bene che un default coi rossi finisce in patrimoniale, mentre magari coi nero-blu finisce che tagliano qualche spesa pubblica. Poca roba, perché l’Italia è fondata sulla spesa, ma sufficiente ad avere almeno un tetto e qualcosa da mettere sotto i denti.

Terzo punto, per rispettare l’egemonia culturale della sinistra di cui parla Disoccupanza. Alla fine non sono loro che, quando criticavi qualsiasi restrizione, dicevano “a te cosa ti toglie?” e, se osavi ribattere, ti davano dell’egoista servo del capitalismo?

Ecco, a me il governo Disoccupanza, nelle sue due articolazioni, ha tolto tanto, mentre quello Meloni al massimo, minacciate voialtri, toglierebbe i “diritti civili”.

Non fa entrare i negri? Io mica son negro, ho il passaporto italiano! (Purtroppo)

Non fa sposare i froci? Eh, pace amen, mi piace la figa alla fine.

Non fa abortire le donne? E cosa mi frega, mica ho l’utero…

Alla fine me l’avete insegnato voi, quando mi dicevate che non doveva interessarmi la chiusura dello sci perché non vivevo in montagna… E allora cosa me ne frega a me di questi diritti, voto pensando al mio portafogli, non trovate?

In ogni caso, botto per botto, preferisco assistervi bevendo le vostre lacrime che bevendo una birraccia importata da Cuba.

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