Oggi si ricorda il Giuramento di Pontida ed è bene ricordare le tradizioni lombarde, tipo quelle che racconto alle ragazze quando voglio allontanare.
Ovvero mangiare i gatti. Per carità, i più famosi sono i vicentini, ma anche qua non si scherzava.
Ecco, mia nonna, da adolescente (tra gli anni ’30 e ’40, suppongo prima della guerra) venne chiamata dal padre e dal portinaio, che aveva cucinato il coniglio.
Lei lo mangia, resta soddisfatta e poi i due iniziano a fare “mao, mao” e le svelano la natura felina del pasto. Ebbene, era il gatto del portinaio.
E si incazzò non poco. “Però l’era bon”, diceva.