Ecco, leggete questa notizia. La Meloni, nel 2018, era a favore dell’obbligo vaccinale, mentre oggi è contro al green pass obbligatorio. Vergonnia, ingoerenza!
Peccato che siano due concetti completamente diversi.
L’obbligo vaccinale è previsto nella costituzione italiana – e in verità in quella di molti paesi – ed è una cosa normale e ampiamente accettabile. Che poi sia organizzato col culo e con criteri da 1800, con l’antitetanica obbligatoria ma l’antimorbillo no, possiamo discuterne, ma che certi vaccini siano imposti è ampiamente accettato, per quanto poi non esista alcuna obbligatorietà effettiva.
Magari pagare l’INPS fosse obbligatorio come vaccinarsi…
Se domani il Parlamento passasse una legge stabilendo che la vaccinazione anti-Covid è obbligatoria è obbligatoria e pace amen, difficilmente la Meloni o chi altro direbbe qualcosa. Certamente, il Parlamento dovrebbe anche modificare l’attuale normativa, dato che come ho linkato prima l’obbligo vaccinale è una barzelletta, quantomeno dovrebbe introdurre una multa per chi non si è prenotato o non è vaccinato.
Ma qui parliamo di una vaccinazione FACOLTATIVA sulla quale si vuole fare un ricatto tra il “se mangi i broccoli ti faccio giocare due ore alla Play” e “se mi lasci mi butto sui binari del treno”. Se la vaccinazione è facoltativa, per definizione, non puoi togliere libertà a chi non la fa.
È un po’ come se introducessimo dei “corsi di educazione civica facoltativi” o un “servizio militare facoltativo”. Se decidessimo che chi li segue ha dei crediti scolastici/universitari in più passi, ma se decidessimo che senza andare tre mesi in caserma non puoi diplomarti sarebbe un ricatto.
Aspetto che Salvini lo proponga come metodo per reintrodurre la naja senza reintrodurla per vedervi piangere urlando al fascismo che ritorna.
Se non capite la differenza tra obbligo vaccinale nei termini di legge e vaccinazione facoltativa con ricatto, vi troverete la Meloni a palazzo Chigi prima di subito.