Ho salvato una Olivetti Summa Quanta 20 che era stata adibita a gioco per bambini, piena di adesivi ma soprattutto con la carrozzeria danneggiata non poco.
Comunque, vi dirò, sono genericamente molto confidente (madonna, che anglicismo) tranquillo con le calcolatrici meccaniche, dato che solitamente le colleghi alla corrente se necessario e funzionano.
Non ci sono, insomma, condensatori che si uniscono alla Jihad e si fanno esplodere o cose che si corrodono, se genericamente accendere un vecchio computer senza controllarlo è la sua condanna a morte con una meccanica si può andare tranquilli, pur avendo se necessario la prontezza di staccare il filo se necessario.
Ebbene, controllo che tutto sia in ordine, attacco il cavo e
PRATAPAT
PRATAPAT
Mi stampa tipo quindici volte sul nastro. Oh Signore, ho il prototipo di una rarissima calcolatrice programmabile che aveva un programma salvato e stava restituendo qualcosa in output.
E invece era colpa della levetta del subtotale/totale. Sembrava a posto, ma probabilmente gli anni di inattività l’hanno bloccata su “*” (azzera e stampa, tra l’altro era la stessa notazione usata sui calcolatori da tavolo Olivetti. Quando l’interfaccia semplice per l’utente comune non era il desktop ma quella della calcolatrice…) e quindi totalizzava l’ultimo numero salvato e poi una serie di zeri. Una manata ignorante alla levetta (d’altronde più è antico l’arnese, più funziona la manutenzione percussiva) e la calcolatrice è tornata in sé.
Quindi, semplice lezione, se avete una calcolatrice elettromeccanica che continua a stampare senza fermarsi non è in loop, probabilmente si è bloccato qualche tasto.
Ah, a proposito, giusto per capirci su come hanno trattato questa povera macchina, ecco la levetta in questione:
PS. Ricordatevi sempre che sono nel campo della cibersec. Non troverete nulla dei dati EXIF che non voglio che si veda 😉
PPS: mi dicono che con l’acrilico che si usa in odontoiatria si ottengono buoni risultati nella riparazione…