Rispetto reciproco

di | 10 Ottobre 2021

Una cosa che apprezzo dell’ambiente commerciale è che si usa il tu e il lei con relativo buonsenso, dato che da una transazione commerciale beneficiano tutti, in alcuni casi il lei sarebbe inadatto (penso se c’è una ragazza di 18 anni a servirmi), in altri c’è alternativa, in altri il lei è la via, ma comunque c’è reciprocità.

Una cosa che odio vedere sono quelle situazioni in cui qualcuno dà del lei e viene appellato col tu.

E i casi sono tipicamente due:

1. Scuola
2. Famiglia allargata

Nel primo caso, onestamente, se fossi professore darei del lei ai miei studenti. Sembrerò strano, ma mi sembra il modo migliore per rispettarli.

Se poi per qualche ragione si decide di darsi del tu, a me va bene, può andare bene per studenti con età simili ai docenti, forse è un po’ grottesco per alle medie se il prof ha 55 anni.

Nel secondo ambito, se capita il miracolo e mi fidanzo (e sicuramente la pedanteria di questo articolo non aiuterà), non avrei alcun problema ad usare il tu con i genitori della dolce Lei o anche con altri parenti, così come non avrei problemi ad usare il lei. D’altronde, mio nonno materno morì senza mai dare del lei a mio padre, quindi si può fare.

Ma non apprezzerei il dover dare del lei ad una persona che mi dà del tu. Sarò più giovane, ok, ma hem minga mangiaa polenta insema, nano!

Se vuoi che io ti dia del lei mi va benissimo! All’università è la normalità darsi del lei, sia tra studenti e assistenti coetanei che tra professori ordinari e studentelli. Ma devi darmi del lei.

Idem se vuoi che io ti dia del tu! Dammi del tu! Non è un problema, su Internet funziona così e ho dato del tu a persone a cui non avrei mai pensato di darlo.

Ma non pretendere di potermi dare del tu e che io ti dia del lei.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *