Secondo post di fila sul tema caffè, ma vi prometto un post su Wikipedia a breve.
Ho scoperto un filone che non avrei voluto scoprire sul web italiano: quello del “come al bar”.
Non è che tutto il male venga per nuocere, ci sono persone che presentano macchine per l’espresso (più o meno) a costo accessibile o tecniche per migliorare il caffè della moka (che non è espresso).
Ora, vi svelo io il segreto per avere un espresso come al bar:
- Avere un macina-caffè buono che possa tritare finemente. Molto finemente
- Avere una macchinetta capace di produrre sufficiente pressione e di diffondere l’acqua in maniera decente
Una macchina a mano per l’espresso non costa manco tanto, sui 120€, più un’altra ventina se si vuole il filtro apposta. Un macina-caffè decente viene nuovo intorno ai 150/200€. Se volete andare sull’usato, con 300€ e un po’ di smanettamento potreste farvi un sistema espresso semiautomatico decente, come mostra qui James Hoffmann.
Con la roba che abbiamo a casa non ci si avvicina perché per fare l’espresso servono circa 9 bar di pressione, a casa ne fate al massimo 1.qualcosa, con la moka o con un’AeroPress spinta con forza. Alcune macchinette a capsule arrivano ad una pressione decente, ma si tradiscono sulle quantità di acqua rispetto al caffè.
Queste macchinette sono le “ragionevoli approssimazioni dell’espresso”: non come al bar, ma meglio della moka. Ci possiamo includere la quasi totalità delle macchinette a capsule, le macchine per l’espresso di basso livello con portafiltro pressurizzato e cose come la Kamira che, per quanto migliori della Moka, non raggiungono i fatidici nove bar (e, comunque, per non bruciare il caffè della Moka basta bollire l’acqua prima di mettere il filtro).
Ma, insomma, se non spendete qualcosa per dei sistemi “specialistici” il caffè come al bar non lo fate. Il che può essere anche interessante: potete provare a giocare con la moka o provare cose poco costose come la caffettiera a stantuffo (che è stata inventata a Milano, eh, mica in America) o un caffè filtro.
Poi vai su YT e vedi idee… quantomeno interessanti.
Ad esempio, qualcuno propone di fare “il caffè come al bar con la moka” prendendo le prime gocce di caffè, mischiando furiosamente con lo zucchero così da ottenere uno sciroppo e poi versando, così da ottenere una consistenza cremosa.
Tutto ciò perché gli italiani, a differenza degli americani che bevono da Starbucks, ereditano per magia la conoscenza sul caffè, e non sanno che la consistenza dell’espresso è dovuta all’estrazione e la crema (che comunque può non esserci) è dovuta all’anidride carbonica intrappolata nei chicchi dopo la tostatura, e che se un caffè della moka sciroppato è come quello del bar, o il vostro bar vi truffa o voi non capite un cazzo. La crema è una caratteristica interessante dell’espresso, ma se per voi basta averla per distinguere un caffè del bar da uno della moka tanto vale che vi beviate il caffè istantaneo da 1,99 al kg fatto coi fondi usati. Con la cremina, mi raccomando.
Ma fosse solo quello! Qualcuno potrebbe dirmi che è una legittima ricetta per un “caffè sciroppato”, e sarei d’accordo. Ho visto anche qualche genio proporre il “cappuccino come al bar”, mettendo nella caldaia della moka… IL LATTE!
Ora, una Moka è pensata per l’acqua, quindi metterci del latte può causare blocchi imprevisti o una rottura anticipata. Ma, soprattutto, per estrarre un buon caffè con la Moka volete arrivare a circa 100 gradi, ma scaldare il latte oltre i 70 gradi ne muta il sapore in peggio.
In sostanza estraete del caffè con un liquido già bruciato. Yummy! Sempre se non vi scoppia la Moka addosso prima. Ma il frappuccino di Starbucks è un’americanata imbevibile, vero?
Che poi, proprio per la diluizione, il cappuccino è uno di quei drink dove il caffè della moka (se fatto bene) è un degno sostituto dell’espresso, basta montare il latte altrove.
Ma sicuramente una strana soluzione magica è “proprio come al bar”.
Ma che cazzo di bar frequentate?