Per i 10 anni dalla morte di Václav Havel non posso che regalarvi una riflessione sulla… Religione?
Ebbene, cosa c’entra? Beh, c’entra! D’altronde, Havel, pur non essendo apertamente credente, cercava una qualche forma di spiritualità.
E penso che sia giunto ad una conclusione che, in Europa, sta prendendo abbastanza piede: l’agnosticismo cristiano.
Non son termini contradditori? Beh, ni. L’agnosticismo, d’altronde, è una visione di dubbio sull’esistenza di Dio o sulla necessità di saperlo, mentre il cristianesimo, escludendo la componente teologica, offre una serie di regole di vita tutto sommato condivisibili.
D’altronde, anche se non credete in Dio o non ritenere necessario saperlo, è davvero così male la cultura sociale cristiana, basata largamente su amore, solidarietà e carità?
Questa visione, in ogni caso, è diffusa più in Europa che in America, anche perché la religione in Europa è meno sentita. Qui, il massimo di “imposizione religiosa” è l’andare a messa a Natale, quindi è assolutamente normale e possibile avere posizioni agnostiche pur restando in buoni rapporti con la chiesa e con la sua cultura.
Negli US, dove esistono varie chiese più estreme e anche peggio, esiste invece ben più spesso una volontà radicale di rompere con il passato religioso, cosa che rende più difficile questa posizione.
Spesso, gli agnostici cristiani apprezzano comunque la figura di Gesù come predicatore e filosofo, dubitando ovviamente della sua divinità, e non vedono negativamente il sentimento religioso, finché non danneggia la libertà altrui.
Probabilmente, si trovano meglio con il cristiano medio che con certi atei estremisti che vanno a contare assurdità sull’influenza culturale cristiana e che non mancano ad ogni manifestazione di estrema sinistra.
E, soprattutto, l’idea dell’esistenza possibile di un creatore non fa paura. Anzi, viene ritenuta quasi benefica: se non c’è un creatore e ciò è certo, d’altronde, cala gran parte dell’idea dei diritti inviolabili: essi non derivano da un qualcosa di superiore, ma dalla volontà della collettività, che quindi può toglierteli quando vuole…
Detto ciò, questa tendenza ad apprezzare alcuni principi del cristianesimo da parte di agnostici dev’essere tenuta in conto nella politica e in cose simili. Perché il cristianesimo democratico, appunto, può appellarsi anche a persone non cristiane da un punto di vista religioso ma cresciute nella cultura cristiana. La stessa cosa non può dirsi di varie posizioni politiche estremiste che uniscono religione e politica…
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