C’è poco da fare, godo. Grazie Draghi, grazie speranza, sto ridendo da ore, siete dei gran pagliacci alla guida di un gran circo.
Vedere piangere quelli che ridevano dietro ai non vaccinati, che passavano davanti alle farmacie per commentare le fattezze lombrosiane dei tamponandi, che si auguravano l’introduzione del tampone anale e speravano che facesse più male possibile perché ora se vanno a trovare un parente in Germania devono farsi il tampone lì per tornare FA STRAGODERE. Meglio di un buon pornazzo. Anzi, spero che siano in uno stato dove il tampone ti costa 80€.
Ancor meglio, vedere i “liberali per speranza” in crisi, il loro sistema di idee basato su Draghi come eurocrate savio che salverà l’Italia con la razionalità e speranza riconfermato tanto per, ma moderato dal competente, crollare come un’infrastruttura italiana è francamente un piacere.
Vedere gente che, quando ad agosto avvisavo della possibile deriva del green pass, mi diceva che esageravo e che dovevo “fidarmi di Draghi”, ammettere finalmente che avevo ragione è una gran bella soddisfazione.
Poi, al tiggì hanno fatto vedere una rappresentante degli albergatori, mentre parlavano di perdite draconiane per il settore dell’accoglienza, e questa diceva che loro sostenevano le misure del governo perché siamo in pandemia e vogliamo uscirne, ma che dovrebbero essere fatte con più preavviso per non danneggiare il settore.
Ecco, io mi auguro che il settore subisca perdite enormi e che falliscano più ristoranti, alberghi e simili possibile. La solidarietà con quel mondo è finita quando il movimento aperturista si è rivelato una netta minoranza e la gran parte la pensava così: “chiudiamo oggi, fidiamoci del governo e riapriremo domani”, poi hanno riaperto a giugno. Ammetto che si meritano ogni lira persa.
Detto ciò, spero in qualche bel focolaio interno di Omicron, in modo non collegabile all’estero, così che il governo vada in modalità full matto e vi metta l’obbligo di tampone pure per andare al ristorante, limitando il “super green pass base” al lavoro e ai mezzi pubblici, così che per avere un minimo di vita dobbiate spendere 45€.
E qualcuno avrebbe il coraggio di difendere questa politica dicendo che “riduce i contatti”.
Tamponatevi, bestie!