C’è un noto esponente della SSVS “lombarda” che viene da una regione la cui città capitale “porta è de Lombardia” che ebbe a dire, sfottuto anche da suoi colleghi di attivismo sociale (d’altronde, non è che se vuoi meno omofobia devi anche volere qualsiasi stronzata che passa la Rifondazione) per aver detto robe del tipo che la Lombardia dovrebbe imparare a gestire una sanità dalla Puglia, che ha dichiarato che in Lombardia il diritto alla salute è particolarmente vituperato.
Se vi chiedete perché certa gente spara certe cagate, la risposta è semplice:
- Parlano per ideologia e son convinti di sapere tutto perché sono attivisti sociali, anche se a buon conto solitamente pensano che “ASST Bergamo Est” sia una superstrada
- Hanno piccole difficoltà con la sanità, comuni a tutte le sanità d’Europa o quantomeno a tutte le sanità Beveridge, spesso aggravate dal fatto che non hanno la residenza, ma siccome loro sono attivisti, ovviamente è colpa di qualcun altro
- Puntano a qualche ruolo politico e fare i Salvini aiuta ad avere un po’ di elettorato di boomer che gridano di cose che non sanno
Detto ciò, qualche giorno fa ho parlato con un signore di detta regione che era venuto a Milano, in un noto ospedale BRIVADOH, per un intervento alla schiena, visto che, a detta sua, la sanità della già citata regione di partenza fa schifo ed è pure peggiorata, quindi si è fatto due ore di auto per venire nell’inferno sanitario del Celeste.
Durante gli accertamenti, gli trovano una macchiolina nel polmone e gli organizzano subito, in due giorni, gli esami necessari. Sono sicuro che, quando tornerà a casa, sano come solo una diagnosi precoce può fare in certi casi, concorderà sicuramente col nostro amico di SSVS che dice che la Lombardia vitupera il diritto alla salute.
Oppure gli darà una testata.