E niente, leggo le puttanate che dite sul nucleare, leggo le puttanate che dite sugli OGM, e dico mi convinco che se c’è una filosofia che va insegnata in tutte le scuole (altra puttanata di voialtri, tra l’altro) è quella di Dario Greggio, che tutto sommato ha ragione, ma sbaglia in alcuni dettagli: lui crede in una sorta di destino che porterà gli italiani alla disfatta per la sua condanna, io credo più in un merito.
Nel senso, non volete il nucleare?
Allora avrete cancri, malattie polmonari e interi settori che si fermano perché non porti avanti un paese con qualche ventilatore in Puglia o qualche pannellino solare in Valpadana coperto dalla scighera.
Non è un augurio, è un fatto. Quell’ampere che ora sta alimentando il vostro vibratore è stato generato da una centrale inquinante, questo inquinamento vi entra in gola, mutazione, tac, tumore. O vi entra nei polmoni, ve li brucia e tac, BPCO, 20 anni di vita, se va bene.
Così com’è un fatto che le energie che piacciono tanto a certe groupies delle rinnovabili, tanto belle quanto sceme, non siano programmabili. Se un bel giorno non tira vento ed è nuvoloso aprite il culo, ci mettete dentro una candela e usate quella per illuminare.
Oppure si va a piangere da Mamma Europa chiedendo l’energia nucleare francese o ceca per due lire, senza dirlo troppo in giro…
Così come l’agricoltura, in Italia è un valore sudare per portarla avanti, mentre ci sono Paesi dove il contadino avvia comodamente un sistema automatico da casa e una volta all’anno passa col trattore con l’aria condizionata, indovinate quali producono di più?
Comunque, no OGM, no CRISPR, no qualsiasi cosa che non sia coltivazione a mano, come sarebbe piaciuta a un monarca del ‘600. E ora il settore agricolo non conta un cazzo, vive di sussidi europei (quando non finiscono in mano alla mafia) e tante altre belle cose che conosciamo tutti.
Però, no, OGM brudo, coltivare a mano una varietà bio di grano che rende meno che mangiarsi i semi, bene.
Certo, al solito, si può chiedere all’UE di firmare il trattato di libero scambio col Salcazzistan che manderà tonnellate di cibo (che nonostante sia raccolto da schiàvi e trattato con pesticidi d’epoca sovietica risulterà in qualche modo più sano di quello italiano) permettendo all’Italia di giocare a FarmVille, ma poi gli italiani inizierebbero a urlare perché “solo medinitalì” e cagate del genere.
Un paese del genere non ha futuro per un semplice fatto: paesi senza energia e a rischio carestia non tirano molto. Al massimo, si vivrà di “missioni umanitarie UE”, visto che potrebbe costar meno mantenere un minimo di vivibilità che lasciar scoppiare la bolla.
Ma un reale futuro? No di certo.
E la colpa è di chi vota.