Alle superiori ci entri quattordicenne, capisci benissimo le conseguenze del non seguire la lezione per fare altro, che questo altro sia parlare con il compagno di classe, leggere un manga erotico o giocare al cellulare.
Può diventare un problema distrarsi troppo, e in tal caso è giustissimo avvisare i genitori, così che disciplinino i loro figli. Oppure può non essere un problema e magari è semplicemente un modo di svagarsi durante i momenti di noia, che in aula esistono.
E, sia chiaro, ci si è sempre distratti: c’è chi leggeva il giornale, chi giocava a carte, chi cazzeggiava, questo ai miei tempi in cui gli smartphone quasi non esistevano. Ed erano le scuole medie.
Nel mentre la scuola italiana, che faceva acqua, ha iniziato a cambiare colore e tale acqua è diventata marrone! Insomma, ora fa cagare.
E con questo, con gli smartphone che esistono da più di un decennio, ora è tutta colpa loro e le scuole iniziano a prendere provvedimenti ed è epidemia di “telefono sequestrato all’ingresso”.
Fiuuu! Non vorrei mai che qualcuno di distrae mentre il prof fa il comizio in cui spiega come il Movimento 5 Stelle abbia uscito milioni di persone dalla povertà e come il presidente Conte abbia sconfiggiuto il COVID!
Comunque, la cosa a mio parere è molto semplice: alcune persone possono avere un problema di eccessiva distrazione, ma nella stragrande maggioranza l’uso del cellulare è inoffensivo.
Ciò non vuol dire che ogni studente che usa il cellulare abbia un futuro roseo: alcuni sono stati male orientati, sono finiti in una scuola che non apprezzano, sono cause perse e, francamente, fanno bene a cazzeggiare finché non disturbano gli altri.
Magari volevate fare l’elettricista, ma il vostro prof di scienze vi convince a fare lo scientifico, vi rompete il cazzo, il primo pagellino è pieno di 3 o 4. Verrete bocciati ma, al contempo, siete fondamentalmente costretti ad andare a scuola: che male c’è se state su Instagram durante l’ora di latino se sapete che l’anno prossimo, al professionale, non c’è?
Senza contare che se hai metà classe che sta al telefono forse il problema non sono loro, ma sei tu che non sai insegnare, problema invero abbastanza diffuso nella scuola italiana. Io te l’avevo detto che il diploma era meglio non comperarlo…
Certo, dicono, la sguola deve inzegnare la DISCIBLINA. Ma anche la responsabilità individuale, che include il sapere quando ignorare qualcosa, perché nella vita capita di doverlo fare. Ed essere messi davanti a un tre perché si è preferito giocare a MiniMetro che seguire la prof è una lezione che difficilmente si dimenticherà, a differenza di una sfuriata di un docente frustrato.
Poi c’è anche chi si lamenta che i ragazzi lo usino all’intervallo, invece di fare le sane attività della scuola: chiacchierare, fumare nei bagni e venire bullizzati perché i prof fan finta di nulla per non dover parlare con le famiglie, per questi ci vuole la neurodeliri in assetto da contenzione, visto che non parlano di ragioni didattiche (io non nego che il cellulare possa far danni, contesto che la proibizione tout court sia la soluzione) ma di ragioni idiotico-collettiviste.