Io non ho nulla da dire sul vaccino COVID obbligatorio per i sanitari, così come non ho da dire sul vaccino antitetanico obbligatorio per i fabbri. Si può non essere d’accordo ma non parliamo di una misura così folle.
Invece c’è molto di sbagliato nell’obbligo per gli over-50, poiché non serve a raggiungere l’immunità di gregge tutelando la collettività ma a ridurre il rischio che una persona stia male.
Vi va bene? Ma allora deve andarvi bene sempre, almeno in linea di principio. Vi ricordate, ad esempio, le “devianze” di meloniana memoria? Si fa una bella legge che impone un trattamento obbligatorio a chi è a rischio (non so, under-21?) così da ridurle.
Mica può andarvi bene solo col Covid, se l’idea è che lo stato può obbligarvi a fare qualcosa per la vostra salute “per le esternalità negative” vale per quello vale per tutto. Obesità, malattie cardiovascolari, fattori di rischio tumorali… Potrebbe diventare obbligatorio farsi mettere un tubo nel culo per la prevenzione del tumore del colon-retto, perché no? L’articolo 32 parla di trattamento sanitario, mica di vaccino.
Anni spesi a dire che la scelta spetta sempre (tranne se è scemo o c’è una PALESE ragione di salute pubblica, tipo coi vaccini che eradicano le malattie) al paziente, anche grazie alle atrocità mediche naziste e all’eugenetica, e ora si torna indietro, allo Stato che ti guida nella tua vita, lasciandoti al massimo come scelta se prendere o meno la tachipirina se hai mal di testa.
Oppure, dato che è ben noto che tra gli omosessuali c’è un tasso di malattie sessualmente trasmissibili ben più alto, in proporzione, rispetto agli eterosessuali, ogni mese test obbligatorio per loro. D’altronde si può argomentare che sarebbe più efficace, come misura, rispetto all’obbligo di vaccino, specie ora che il COVID gira tra vaccinati, non vaccinati e un po’ chiunque.
Oh, Giorgia, come puoi contrastarle bene ora le tue amate “devianze”…