Non voglio certamente offendere la comunità di Wikipedia in emiliano-romagnolo con questo articolo, anzi, spero di poter dar loro un contributo, da amministratore di una delle migliori edizioni regionali di Wikipedia. Mi rendo anche conto che spesso il successo di edizioni piccole di Wikipedia dipende dalla fortuna di trovare persone appassionate, come sulla lmowiki è stato Eldomm e sono io, ma in ogni caso le problematiche sono probabilmente più profonde rispetto alla semplice assenza di utenti, d’altronde varie edizioni hanno sofferto di mesi di assenza di un’utenza attiva, senza però scadere così tanto.
Quali sono, dunque, le problematiche di Wikipedia in emiliano-romagnolo?
Due crisi di identità
Parliamo subito dell’elefante nella stanza: l’idea stessa di emiliano-romagnolo. Non più riconosciuto dall’ISO, non è completamente un’idea campata per aria, ad esempio Daniele Vitali sostiene che siano parte di un unico continuum linguistico.
Tuttavia c’è una questione identitaria non indifferente: molti emiliani vedono nei romagnoli dei rompiscatole che vogliono urlare sempre la propria specialità, i romagnoli vedono negli emiliani dei lombardi sui generis a cui sono stati annessi a forza da un carbonaro che ha dato a questa innaturale unione il nome di una strada, dal quale son riusciti a distinguersi con uno sforzo non indifferente. Giusto per capirci per un po’ l’immagine che rappresentava il romagnolo era quella di “Romagna Regione” e sin dal primo giorno si è parlato di wiki-secessione.
Poi, sia chiaro, magari al residente medio dell’E-R nemmeno interessa, oltre ai meme, ma solitamente chi scrive su queste Wikipedie ha una minima conoscenza identitaria ed è difficile, per chi ce l’ha, accettare questo status quo, specie per i romagnoli, che infatti sono sottorappresentati nell’enciclopedia, che dettaglia tutti i dialetti emiliani e tratta il romagnolo come un’unità singola.
Proprio alla tematica “tutti i dialetti emiliani” si nota la seconda crisi di identità: l’idea che tira non è tanto che esista una lingua emiliana policentrica, ma che ci sia una serie di dialetti vagamente correlati e ognuno scrive un po’ come vuole. In ogni caso, c’è una Wikipedia in romagnolo nell’incubatore.
Addirittura, c’è una pagina principale in ogni dialetto, solo che molte sono incomplete, quindi appaiono con dei bei pezzi marcati come “DA FARE” (e nel 2014 qualcuno ne aveva eliminate varie motivando “escludo le varianti che non sono completamente tradotte, a mostrarle in prima pagina ci fate proprio una brutta figura… da reintrodurre se tradotte”). Esistono ancora i metacassetti, ossia un sistema che permette di avere una voce in più dialetti, roba che su Wikipedia in piemontese sarebbe impensabile e su quella in lombardo è stata tolta da tempo.
Scarsa coscienza linguistica
Wikipedia in lombardo ha avuto come amministratori personalità molto esperte nel settore, così come Wikipedia in piemontese. Quella emiliana-romagnola invece pare avere più che altro dialettofoni, manca dunque una sorta di “classe linguistica” e ciò si nota: le ortografìe non sono ben definite, le divisioni dialettali idem, diacritici random appaiono in ogni dove e, in generale, non pare vi sia particolare cura all’aspetto linguistico.
Al contrario, se la Wikipedia in lombardo ha lungamente rifiutato il ruolo di standardizzare la lingua, dato che sarebbe una ricerca originale, da Wikipedia in emiliano-romagnolo è sorta una Koiné emiliana, comunque un lavoro di poche persone, ispirato ad ortografie polinomiche lombarde, tuttavia manca ad esso tutta la struttura che può dare, ad esempio, un’Academia Bonvesin o una Far Lombard.
Inoltre, per alcuni dialetti la documentazione è nettamente ridotta o assente.
Sudditanza linguistica e qualità
Per certi versi la Wikipedia in emiliano-romagnolo è più una Wikipedia dialettale che regionale, l’italiano è presente in molte pagine d’aiuto e anche in molte voci enciclopediche, in sostanza c’è una sorta di sudditanza linguistica non indifferente che sicuramente non dà all’enciclopedia prestigio.
Se esistono voci di buona qualità molte sono abbozzi, una cosa comune a tutte le edizioni linguistiche di Wikipedia, ma che con il generale stato di abbandono e di “lavori in corso” dell’enciclopedia, unito all’uso diffuso dell’italiano, danno l’idea di un’enciclopedia in rovina. Inoltre anche varie voci “fondamentali” sono molto corte.
Scarso impegno tecnico
L’home page di Wikipedia in emiliano-romagnolo non cambia dal 2007, ossia dall’apertura dell’enciclopedia, e ciò si nota, con un design che sembra preso di peso da un sito web dell’epoca, cosa che non aiuta a livello di immagine, dato che un po’ dà l’idea di “dialetto = vecchi”.
Anche i template utilizzati per classificare i dialetti sono confusi, ne esistono molti, senza una vera e propria linea guida, cosa che data l’assenza di regole ortogràfiche ben condivise non aiuta… Sono anche pochi i template informativi: se forse Wikipedia in italiano è ipertemplatista, quasi non esistono su quella in emiliano.
Mancanza di prospettive
Se mi chiedete se penso che la Wikipedia in lombardo raggiungerà il milione di articoli direi di sì! Tra voci scritte a mano e da bot prima o poi ci arriverà.
Tra gli utenti di emlwiki invece manca quasi totalmente questa prospettiva: è una sorta di hobby, qualsiasi aiuto esterno viene rifiutato, non si partecipa ad iniziative con altre wiki, in sostanza, si è l’ottica di rimanere piccoli e ciò porta a un circolo vizioso.
Che fare, dunque?
L’idea di una Wikipedia per chi vive sotto il Po ma sopra la Massa-Senigallia è dunque una cosa che mai funzionerà? Nossignore! La Wikipedia in lombardo ha sofferto difficoltà non indifferenti, eppure è riuscita a divenire ciò che è ora.
Molto probabilmente per salvare l’enciclopedia serve un’iniezione di vita nella comunità: nuovi utenti, con conoscenze linguistiche e una visione ben precisa, disposti a rinnovare l’enciclopedia. Ciò probabilmente dovrebbe vedere anche una definizione all’infuori della comunità enciclopedica sul tema della lingua, decidendo se considerarla una lingua unica o due lingue.
Se si scegliesse la separazione questa deve avvenire anche su Wikipedia: si può chiudere emlwiki per ricostituire due nuove enciclopedie oppure si può ricostituire emlwiki come Wikipedia in emiliano e spostare tutta la produzione romagnola sull’incubator e poi aprire l’edizione romagnola, se si sceglie di andare uniti sarà necessaria sicuramente una ristrutturazione delle categorizzazioni dialettali e un’equiparazione dei vari dialetti, smettendo di considerare il romagnolo partner minore.
Se si va avanti da soli, come Wikipedia in emiliano, servirà comunque fare un procedimento simile, bisogna contemporaneamente definire nuove fonti, nuove categorizzazioni e in generale un nuovo corso più lontano dalla concezione “Wiki in dieci dialetti” e più vicino a “Wiki in una lingua”, oltre ad una generale rassettata di template, aspetti grafici, regole, procedure e diritti utente.
In sostanza, ciò che serve ad una Wikipedia regionale per prosperare è:
- Una comunità ben definita che si identifichi nell’idioma
- Un’utenza “maestra” con una visione linguistica, che abbia voglia di agire nell’interesse di una lingua unica policentrica
- Un’utenza secondaria che, senza tale visione, contribuisca comunque nei termini linguistici dati dall’utenza maestra
- Un’utenza tecnicamente capace, in grado di fare andare cose come bot, risolvere problemi e simile
- Tanta costanza e voglia di fare
Nel caso della Wiki in emiliano mancano un po’ tutti gli elementi: la lingua è ultracontestata, non c’è una classe linguistica che guida le politiche dialettali, l’utenza secondaria contribuisce un po’ come hobby, capacità tecniche non se ne vedono e si scrive poco, lasciando l’enciclopedia in uno stato di generale incuria.
Qualora arrivassero nuovi elementi nella comunità più capaci di rendere quell’edizione linguistica un qualcosa di serio probabilmente ci riuscirebbero in un annetto, tra riscrittura delle regole, raccolta di fonti e rinnovamento della struttura dell’enciclopedia, cose spesso fattibili con l’aiuto delle altre enciclopedie sorelle che hanno acquisito una certa conoscenza nel campo. Ma se manca la comunità, purtroppo, c’è ben poco da fare…