Dal vangelo secondo Letta

di | 23 Luglio 2021

Letta ha chiaramente detto “#stoparmiprivate” dopo gli eventi di Voghera. Poi oggi, dato che lui è sempre avanti come le palle del cane, il Senato ceco passa la riforma costituzionale col diritto di portare armi.

Tralasciando la škodolibost che il momento rende doverosa, la dichiarazione di Letta è abbastanza diretta: siccome un ex poliziotto ha sparato a uno bisogna dare le armi solo ai poliziotti, così che quando diventano ex poliziotti non possano sparare in giro credendosi sceriffi.

Vabbè, tralasciamo: un mio contatto scrive un post paragonando (giustamente) questa posizione a quelle di Salvini per cui se un negro picchia uno in piazza si debbono vietare i negri e arriva un difensore di Letta a dire che non si può paragonare Salvini che vuole vietare i negri a Letta che ha solo chiesto una riflessione sul tema delle armi.

Ecco, no. Avrebbe chiesto una riflessione sulle armi se avesse detto “non è possibile che uno sceriffo sia armato col permesso dello Stato, è necessaria un’indagine per trovare le falle nella legislazione e impedire che una persona, per il solo fatto di aver fatto parte delle forze dell’ordine, possa andare in giro armata anche se palesemente inadatta”. Così ha chiesto il bando delle armi, come un Salvini qualsiasi che chiede il bando dei negri.

Con un testo così chiaro davanti cosa deve avere nel cervello la gente per fare escatologia? Sembrano quelli che quando in un testo sacro c’è una palese stronzata autoritativa invece di riconoscerla e accettarla o dire apertamente di non essere d’accordo si inventano che vuol dire altro.

Dal Vangelo secondo Letta: “#StopArmiPrivate”.

Interpretazione dei fedeli: “Bisogna fare una riflessione sulle armi private”.

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