Per quanto mi riguarda, il caffè espresso ha un posto speciale nel mio cuore culinario.
Tutte le altre forme di caffè sono… Acquose. Sia chiaro, non c’è nulla di male, d’altronde si possono bere ottime tisane e tè molto acquosi, ma è chiaro al palato che il sapore è diluito in acqua.
Ciò vale per il caffè ghiacciato, quello della moka, quello della maggior parte delle macchinette (che spesso non fanno espresso, checché se ne dica, sia per la pressione che per il rapporto acqua/caffè) e praticamente per ogni caffè che ho provato.
Tranne, appunto, l’espresso. L’espresso, a meno che sia fatto palesemente male, sembra più una crema, non è del caffè in acqua che l’ha estratto, ma un caffè, da cima a fondo, con una consistenza più cremosa.
Ovviamente, c’è un modo per simulare la cremosità nei caffè non cremosi: aggiungere latte (o burro, se è di vostro gusto). Che, comunque, ci sta bene anche in un espresso, che io prendo quasi sempre macchiato.
Ma il fatto che così, naturalmente, possa bere un piccolo bicchierino di caffè, saporito da cima a fondo, cremoso e buono, solo grazie a un po’ di pressione e di acqua calda, è semplicemente affascinante…