La prima batosta non si scorda mai

di | 17 Novembre 2021

Cara $her,

Forse era destino che ci fosse del tenero tra di noi.

Mi ricordo quando avevo tipo 14 anni e, lo stesso giorno in cui mi arrivò il nuovo telefono mi arrivò anche una scatola di tuoi brownies.

Alla fine era solo gentilezza, ho regalato anche io roba da mangiare ad amici e loro amici e parenti, ma è una cosa carina da ricordare.

All’inizio, non lo nego, non ti trovavo interessante, mi sembravi quasi bruttina.

Però, poi, le cose son cambiate. Ci siamo avvicinati, e il 20 luglio 2016 ebbi l’illuminazione: mi piacevi.

Non lo dissi a nessuno, ma poco dopo andai in ferie e capii un’altra cosa: ti amavo. Mi mancavi troppo, la notte immaginavo di abbracciarti per dormire bene, ma ero già sciocco all’epoca e quindi, preso dalla timidezza, ti scrissi solo pochi giorni prima di tornare.

Ma, nel mentre, andato in gita a San Marino, comperai una piccola cazzatina per te e te la diedi mentre eravamo seduti sulla panchina, un po’ come fanno le nonne quando ti danno 10€, che spacciatori levati. Ed eri felice.

Poi, pochi giorni dopo, ti ho tenuto il cane visto che dovevi viaggiare. E quando hai pianto perché sapevi che ti sarebbe mancata, ti ho abbracciata e consolata. Perché ti volevo bene.

E tu me ne volevi altrettanto. Mi ricordo la tua voce quando parlavi di me e con me. E qualche volta mi hai lasciato anche… Lasciamo stare, che non è un racconto erotico.

Mi ricordo che una volta ci stavamo quasi per baciare ma gli eventi non l’hanno reso possibile.

E così è andata avanti per qualche mese, dove essenzialmente dove c’ero io c’eri tu.

Ma, evidentemente, qualcosa non dev’essere scattato tra noi.

E poi si sono unite ai vari gruppi persone… Diciamo poco raccomandabili. Tu le tolleravi, forse perché volevi avere qualcuno con cui andare in giro col cane, io decisamente meno.

Anche perché, onestamente, di stare con uno bavoso, rompiscatole e pure molesto non ci tenevo molto. Preferivo starti lontano – e non era bello per me – che vedere quello lì e il suo comportamento, anche nei tuoi confronti.

Ma poi si sono allontanate – sia beato il freddo ! – e le cose sembravano tornate normali. Son successe alcune cose non molto belle, ma siamo stati in grado, insieme, di uscirne.

I miei sentimenti erano confusi, ti ritenevo quasi una sorella che non ho avuto per altri mezzi, ero felice se c’eri ed eri felice.

Ma poi, boh. È passato qualche mese e hai iniziato a cagarmi meno, a dirmi cose poco gentili, a preferire il telefono ad una chiacchierata anche dopo giorni che non ci vedevamo, te ne fregavi delle cose belle che mi capitavano (scusami se mi son diplomato mentre dovevi cazzeggiare al telefono), te ne fregavi in generale del nostro rapporto, salvo quando ti conveniva.

Ma poi, mentre io passavo un momento veramente di merda, sei svanita quasi completamente, dicendo frasette di circostanza che fanno più male che bene, e appena ti ho trattata PER TRE GIORNI come tu mi trattavi da mesi ti sei incazzata chiedendomi perché ti trattassi con sufficienza.

Abbiamo fatto finta di avere un qualche rapporto, per ragioni di convenienza per un po’, ma poi abbiamo smesso di parlarci. E l’ultima cosa che ci siamo scritti, esattamente 3 anni fa, furono i tuoi “Auguri” con varie faccine e un mio freddo “grazie”. Perché li trovai poco sinceri.

Per mesi, ogni giorno in cui non ti parlavo mi faceva stare male, visto che ti volevo bene, ma probabilmente mi faceva meno male che vederti così.

Ma dopo tre anni, finalmente, sono abbastanza sereno. Spero lo sia anche tu. Ti meriti qualcuno che non ti tratti come tu hai trattato me.

Un pensiero su “La prima batosta non si scorda mai

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