Su Starbucks

di | 27 Ottobre 2022

Ieri sono andato da Starbucks, quello in centro, dove praticamente fanno di tutto e di più, e c’era pure una sorta di evento di non so cosa (legato ai campionati del caffè, credo).

E continuo a non capire perché ci sia tutto questo odio per loro.

Chiaramente, c’è una cultura del caffè diversa: la nostra è più svelta, entro al bar, bevo un caffè al banco, al massimo sedendomi tre minuti se sto facendo colazione e mangio qualcosa, e mi levo appena possibile. Li invece c’è da fare un po’ di fila – bene per leggere il menù – e bisogna aspettare anche per avere l’ordine, ma solitamente ti siedi, stai il tuo 20-30 minuti, parli, chiacchieri, magari lavori al PC e, insomma, passi il tempo.

Che forse, è la principale differenza tra il nostro bar, dove al centro c’è proprio la sbarra – ossia il banco – e il cafè di concezione anglosassone.

Comunque, c’è anche tantissima selezione, sia in termini di caffè da scegliere sia di preparazione, a Cordusio hanno addirittura dei pacchetti per provare vari metodi di estrazione a prezzo ridotto rispetto a quanto verrebbero normalmente.

Tra l’altro mi son trovato un (bravissimo) cassiere polacco, che però non parlava bene l’italiano, quindi alla fine abbiamo parlato metà in inglese e metà in italiano. Menomale che parlo entrambi. 😄

Comunque ho scelto il drip coffee, ossia il classico caffè filtro, con caffè Sumatra. Buono, abbastanza dolce, non eccessivamente amaro, insomma, godibile, specialmente nel tempo della chiacchierata. E non è più brodaglia del 90% del caffè che ho bevuto dalla moka (almeno non era bruciato).

Chiaramente, se uno pensa al classico espresso, imho, da SB sarebbe meno godibile: 2€ contro 1,2€ (magari in centro qualcuno fa pagare di più eh), fila contro un paio di persone davanti, dover scegliere tra le varie preparazioni e caffè e “un caffè per favore”: difficilmente porterei qualcuno lì per bere un classico espresso al banco.

Ma se devo magari parlare di qualcosa e voglio sorseggiare una bevanda per magari mezz’ora, beh, SB diventa un’ottima scelta se si vuole rendere il “beviamoci un caffè” una cosa di più lunga durata. Poi, tanto, tutti possono bere qualcosa, ci sono anche bevande al cioccolato o fredde (stranamente ci si indigna tanto se si diluisce il caffè espresso con l’acqua calda ma con l’acqua fredda piace a tutti, bah).

Personalmente gradirei vedere più bar italiani tentare di imitare SB, ovviamente non perdendo la propria identità e con tutti i limiti logisticamente imposti (un baretto, un po’ come lo SB medio, non avrà certamente la possibilità di tenere dieci miscele), ossia offrire qualcosa di più creativo rispetto al classico espresso, offrire più metodi d’estrazione, offrire bevande interessanti in base alla stagione e permettere ancor di più di essere un luogo di ritrovo non solo col vino ma anche col caffè.

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