C’è molta gente strana in giro. E penso che tutti abbiano avuto i propri strani incontri, tipo qualche settimana fa una che conosco ha visto uno bestemmiare contro i passeggeri dell’autobus perché, per far sedere un’anziana, ha dovuto spostare il suo zaino e a suo dire dovevano alzarsi gli altri.
In questi casi la punizione è il biasimo collettivo, alle volte in video, e proprio se necessario un paio di ceffoni, cosa su cui a mio parere la legge dovrebbe essere tollerante (già esime in caso di provocazione, ma solo se lo schiaffo è simbolico e dunque ricade nell’ingiuria).
Alle volte però accade che il coglione sia infastidito dal fatto che qualcuno sia omosessuale e inizi a delirare a gran voce. Così il video in cui parla di Gesù, famiglia naturale, assenza di figure materne o paterne viene condiviso su tutto il web.
E fin qui ancora bene, da un lato è divertente sentire certi deliri, dall’altro è deprimente ricordare che c’è gente così indietro.
Ma insieme al buon 80% di questi video c’è il tanto populista quanto sentito nei gay bar commento “dite ancora che non serve una legge!1!1!!”
Benissimo. Non serve una legge.
Perché qui non c’è un reato da aggravare. Al massimo, volendo essere molto creativi, c’è l’ingiuria, depenalizzata.
Poi, in qualche raro caso, magari si parla di violenza privata o atti persecutori, ma il vostro average conservatorotto che ti chiede se non ti vergogni di vivere nel peccato non sta commettendo alcun reato.
“Eh, ma dovrebbe!1!@!”
Si, certo, così esce fuori una legge così generalista che in confronto il decreto rave sembra scritto da Cesare Beccaria.
Vi rendete conto, vero, che con una legge del genere mi basterebbe salire con una Bibbia, un crocifisso un Levitico in mano e la maglia del Papa (o un clergyman, come fece uno dei più basati uomini che esistano) sulla metropolitana, il giorno del pride, beccarmi gli insulti (che arriverebbero) e denunciare una ventina di partecipanti?
Anche nell’accezione più limitata possibile una legge del genere devi farla nei riguardi delle categorie protette dalla Mancino, tra cui la religione. Se sono in metropolitana col mio bel crocifisso mentre leggo:
Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro.
E tu vieni a dirmi di svecchiarmi, che la Bibbia è piena d’odio e che il mio amico immaginario non esiste sei indistinguibile, agli occhi della legge, da chi va da due ragazzi gay a dirgli che dovrebbero andare a fare le cose come Dio comanda e che chi cresce con due gay viene traviato: ti fai il tuo processo e vieni condannato a risarcire e a fare sei mesi di volontariato in Parrocchia.
E non dire “eh ma te la vai a cercare”, se puoi dire al cattolico di non girare col crocifisso puoi dire al queer di darsi una rassettata così da non attirare l’attenzione.
Cioè, valutando che io amo il caos se passa una legge del genere sono anche contento: inizio a girare in Porta Venezia come dicevo prima, mi prendo gli insulti e vivo di rendita, al contempo riempio le procure, che male non fa.