Allora, riflettiamo un attimo su questa notizia.
Prima di tutto, in quella classe non era ancora arrivato il docente. Ossia una persona, pagata da noi, per esserci a controllare gli studenti.
Già qui la questione colpa finisce: è colpa di chi doveva esserci e non c’era. Lo so, è normalissimo lasciare gli studenti senza supervisione, un po’ come lasciare l’auto in doppia o tripla fila, ma non si fa.
La volta che capita la disgrazia però si capisce che alcune regole esistono per una ragione. Quantomeno, quand’è l’auto a bloccare l’ambulanza si dà la colpa all’automobilista e magari va pure a processo, essere statali in Italia è invece patente di impunità e si puniscono i picciot, i sudd, i sottopos, i membri educandi della comunità scolastica.
Secondo punto: l’aggressione è durata, in totale, una ventina di secondi. Io prenderei questi solerti sanzionatori, li metterei davanti ad un evento eccezionale (sparatoria, persona in arresto cardiaco, incendio, le idee possibili son tante) e vedrei il loro tempo di reazione.
Sempre se si presentano, dato che non pare abbiano molta regolarità nel farlo, ecco.
Andare in panico durante eventi rari e violenti è… Normale. Lo dicono anche i medici, se vedete uno che sta male fate il massaggio cardiaco e date precisi compiti: dite a Mario di chiamare l’ambulanza, a Luigi di aspettarla, a Giorgia di darvi il cambio e a Samuela di fare la respirazione artificiale. Sennò, la gente in panico, non farà niente.
Ma, evidentemente, queste considerazioni non valgono per degli studentelli, che vanno invece sanzionati se non prendono decisioni con rigore soldatesco.
Se solo ci fosse stato un adulto, insieme a loro, pagato per vigilare e prendere decisioni per salvaguardarli, tipo un insegnante… Ah, già, non c’era…
Poi, ovviamente, gli italiani, da buoni figli della lupa e della lupara, non si scandalizzano dell’assenza di chi incaricato (e pagato da loro), ma si ergono a paladini delle punizioni in stile camorristico nei confronti di chi non aveva alcun dovere ma, al massimo, una sorta di dovere morale. Poi magari son quelli che vanno a vedersi la partita dall’amico con DAZN piratato, comperano le sigarette di contrabbando e parcheggiano sulle strisce blu perché costa meno la multa una volta all’anno che pagarle.
Che, per carità, pirateria, nero e parcheggi a cazzo li facciamo tutti, ma quantomeno io non mi ergo a paladino della legalità inneggiando a sanzioni dure per una banale azione omissiva, compiuta per di più in assenza di chi doveva agire, mentre mi sto scaricando il mondo via Torrent con un PC comperato in nero.
Detto ciò, sugli italiani e sugli statali ha sempre ragione il buon Dario Greggio.