Quando sono andato da Five Guys ho preso un paninetto, le patatine e la bibita (col free refill, ok) e ho speso 16€. Non erano nemmeno male eh, ma il punto è che conosco hamburgerie dove spendo 16€ per hamburger, patatine e bibita così come fast food dove con 16€ esco pieno come un porco.
In buona sostanza, non ha uno spazio nella mia visione: se vado al fast food voglio o spendere poco (tipo un menù del Mc a 7€ coi coupon) o mangiare tanto, se voglio spendere 16€ per panino, bibita e patatine vado in hamburgeria (magari in centro devo far 18 o 20€, ma l’ordine di grandezza tipico di Mc o BK è la metà! E se vado dove dico io in settimana ho il menù a 12! Un mio amico, che aveva preso il burger più grosso col bacon ha speso 25, ecco, con 25€ io e lui ci eravamo riempiti in una macelleria)
Questo per dire che alle volte non è la qualità di un prodotto il problema, ma quanto lo fai pagare e se questo prezzo ha una sua nicchia nel mercato.
Non faccio spesso nomi, e se l’ultima eccezione la feci in positivo per Morello a Legnano, oggi la faccio in negativo per NonnaNunzia a Milano, locale a pochi passi dal Duomo in piazza Beccaria dove ahimè, causa orario tardo e altri locali pieni, ho mangiato qualche giorno fa. Pizza a 8€, 3€ d’acqua e 1€ di coperto.
Ecco, la pizza sembrava la classica pizza da bar, con la mozzarella che era il segno più palese che fosse stata riscaldata. Dato che una rapida ricerca online mostra come la ragione sociale sia senza cucina, beh…
Ripeto, nulla di male, di per sé, se scaldi la roba: ho mangiato nei bar e nelle panetterie dove funziona così e non ho avuto problemi. Solo che ho pagato, appunto, il giusto per una panetteria/bar e non mi è stato fatto credere di andare in un posto “vero”…
Questo per dire, oltre di non andare da NonnaNunzia (piuttosto andate a pregare a San Vito al Pasquirolo, che qualcosa magari lo ottenete), che non è sempre la qualità a definire un prodotto, quanto il prezzo e la presentazione.