Prima di tutto: l’Italia è una pagliacciata e da oggi qualunque menzione del Belpaese dovrebbe essere seguita da una sonora pernacchia.
Tutti a stimarsi perché in Italia abbiamo le misure più dure d’Europa, Speranza mormorò non passa il virus Zan Zan e poi mentre quando un cinese – magari Pino naturalizzato italiano 20 anni fa che manco sa cos’è la Cina – scoreggiava sul pullman chiamavano l’ENI per verificare che non fossero gas di coronavirus il virus girava allegramente per la Lombardia.
Secondo punto: il sistema sanitario italiano ha fallito miseramente e Speranza, per averlo definito “uno dei migliori al mondo” dovrebbe dimettersi e andare a vivere alle Cayman o, se più adatto al suo credo politico, a Cuba. Casi di polmonite presi sotto gamba mentre c’è un virus che crea sintomi di polmonite è dilettantismo degno di un gameplay di Theme Hospital.
E ringraziamo Iddio che sia successo in Lombardia e Veneto dove almeno esistono ospedali degni di questo nome e dove una volta entrato hai speranze di uscire e non in una di quelle Regioni dove pure se hai un infarto ti lasciano attendere due giorni in barella e poi ti benedicono con l’immaginetta di San Pio (che all’ospedale è arrivata con un appalto truccato da 250€ a immaginetta, ovviamente usa e getta)
Terzo punto: Quelli che sono diplomati al regionale in “non metto la testa nel forno mentre c’è il gas acceso” spacciato per corso di cucina e parlano di immunologia hanno rotto le scatole. Molto. Avete rotto le balle coi vostri consigli da incompetenti. Si scopre che un tizio che ha pisciato nell’autogrill del paesello ha avuto il coronavirus e urlate al barricarsi in casa, all’uscire solo con le tute nucleari e simili. Poi magari vi fumate la peggio roba uscita dal culo di Abdul o vivete in qualche casa popolare dove i muri sono fatti con la muffa.
A tema, ieri al supermercato ho visto due tizi (parecchio giovani) entrare con una sciarpa (probabilmente del mercato e con capacità filtrante pari a 0) sul naso chiedendo affannati (ottima idea affannarsi se si ha paura della polmonite virale) se avessero l’Amuchina o le mascherine. Alla risposta negativa (per di più in quel supermercato avranno avuto si e no due amuchine per la frutta anche prima) chiedono dove possono trovarla. Risposta serafica della cassiera: “Avete provato dai cinesi?’
E anche qui, quarto punto: cosa chiedete se è sicuro andare dai cinesi? Mica vi servono la nutria di Codogno con polenta di Casalpusterlengo! Probabilmente è più sicuro il ristorante cinese Man Gia Qwi della Trattoria al Carro di Buoi con quello chef dal sospetto accento lodigiano con la maglietta del Casalpusterlengo Calcio. Mica che i cinesi hanno nel DNA la calamita del coronavirus.
Quinto punto: quelli che rigirano in ogni dove le notizie sul coronavirus. Grazie, so leggere e non mi interessa molto che c’è un caso sospetto di coronavirus a Morterone che poi si è scoperto essere un caso di emorroidi della sciora Gioanna che i medici non avevano capito a causa del dialetto ostico del comune montano. Specie se le condite coi vostri deliri.
Sesto punto: i leghisti infoiati che parlano di frontiere e porti chiusi perché ne va della salute di milioni di persone. Verissimo, è una vergogna che uno stato indecente come il nostro sia in Schengen capace di fare da untore dei paesi seri.