Perché la mafia è nata al Sud e non in Lombardia?

di | 11 Dicembre 2021

Visto che abbiamo già parlato varie volte di mafie e di situazione culturale penso possa essere interessante una valutazione sul come mai essa sia nata in quella zona, sia per rispondere ai neoborbonici che ipotizzano chissà quale complotto padan-garibaldino sia per qualcheduno che pensa che i siciliani abbiano, al posto delle basi azotate, i piloni dove mettono i pentiti.

La questione base penso sia una: in Altitalia c’erano Stati funzionali. Poi ovvio, il Regno di Sardegna era un po’ arretrato, mentre il Lombardo-Veneto era più avanzato, poi c’erano gli staterelli centrali, il Granducato di Toscana (anche lui molto messo bene) e così via, ma erano tutti Stati nella norma.

Il Regno delle Due Sicilie, invece, era una barzelletta, altro che potenza mondiale! C’era il Re, che era ricco, e qualche signorotto, ma per il resto era tutto uno schifo.

Il risultato, ovviamente, è che l’associazione criminale vuole sostituirsi ad uno stato disfunzionale. Ciò capita ovunque: è capitato in Russia sotto El’cin, è capitato in Corsica quando la Francia stava perdendo il controllo, è capitato in Albania e capiterà ancora.

La questione è che, al Sud, è da tempo immemore che manca uno stato funzionale, e la cosa che ci è arrivata più vicina è stato il Regno d’Italia sotto Mussolini. Quindi, è un po’ come un immunodepresso per il COVID, terreno fertile per varianti ed evoluzioni…

Al Nord, invece, la criminalità serviva per campare, non aveva alcuna pretesa di sostituirsi all’ordine statale.

Punto secondo: la ritualità. La mafia è anche rituali di tipo pseudoreligioso, e in ciò il Sud è più dentro del Nord. Le processioni del Santo, ad esempio, sono ben diffuse al Sud, abbastanza diffuse al centro e quasi sconosciute al Nord, e dove esistono sono molto meno sentite. Forse per questione storica, la religione al Sud viene vissuta più come insieme di riti visibili, che al Nord, una cosa che non può che avvantaggiare chi, oltre che allo stato, vuole pure sostituirsi alla chiesa…

Terzo punto, la povertà. La criminalità prospera dove ha materiale per prosperare, e per quanto connessioni in alto sian ben desiderate, è anche vero che è difficile che un imprenditore ti faccia da soldato semplice. Quindi, hai bisogno di gente povera e disperata, che sia disposta a subire tutte le possibili conseguenze dell’appartenere ad un’associazione del genere, in termini sociali, penali e anche criminali. E la povertà al Sud è sempre stata peggiore che al Nord e, soprattutto, senza via di scampo.

Poi, sicuramente, c’è un quarto punto interessante: la cultura, ma è essenzialmente derivato dai tre punti sovraesposti. Avere una cultura arretrata non è genetica ma è conseguenza di varie situazioni. Ciò, tra l’altro, spiega anche perché esistano zone dove non si sono sviluppate tali mafie o dove non hanno attecchito anche nel Meridione: magari erano zone più ricche e più culturalmente avanzate.

In tutto ciò, la mafia sarebbe potuta nascere in Lombardia? Con le giuste condizioni sociali, economiche e culturali, sì. Facciamo attenzione in modo che non si trovino più.

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