Cultura e guerre

di | 24 Aprile 2022

Mi fa ridere leggere robe del tipo “fermiamo le guerre con la cultura”, quando il nazionalismo, un movimento non di certo incolto, ha creato essenzialmente una nuova ragione per la guerra: la nazione.

Per carità, la guerra c’è da quando c’è l’uomo, per potere o risorse, ma il nazionalismo ha aggiunto una ragione di fare la guerra: non per i campi del nemico o per il Re, ma “per la Patria”.

Ancora peggio, se si può dare un valore al potere o ad una risorsa, non mi conviene perdere 100’000 uomini abili per prendere una palude, è difficile quantificare il valore della Patria, portando dunque a perdere tantissimi uomini per territori di poco valore, ma che “appartengono alla nazione”.

Qui, in Italia, ne abbiamo persi quasi mezzo milione con questa storia.

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