Crescere vuol dire anche capire che alle volte un male minore serve a prevenirne uno peggiore.
Certo, facile dire che è meglio nessun male, ma molto spesso è impossibile, come già dicevo qualche tempo fa parlando di filosofi.
Come ogni 25 aprile la feccia comunista esce dalle sue solite sedi, come il dodicesimo anno fuoriserie in qualche facoltà umanistica, e arriva a “parlare” dicendo cagate, sostenendo contemporaneamente che la destra, fatta tutta da fascisti cattivoni, non sia interessata al 25 aprile, provando però ad escludere chiunque non si presenti con la bandiera rossa.
In ogni caso, quest’anno, col loro malcelato sostegno a Putin, hanno superato ogni limite di decenza umana: loro arrivano con le bandiere palestinesi, ma dicono che la bandiera NATO è fuori luogo, una bandiera USA (quelli che son venuti a cacciare i nazisti) “sporca” il 25 aprile, mentre la bandiera di quel coglione georgiano con i baffi che si è spartito la Polonia col coglione austriaco è perfettamente sensata, la bandiera dell’Ucraina è un inaccettabile simbolo del battaglione nazista Azov, mentre la Corea del Nord, letteralmente il migliore esempio di dittatura fascista sulla terra, è una povera vittima dell’imperialismo americano.
“No alle armi all’Ucraina” mentre si onora chi sparava con lo Sten ad un nazista per rubargli la mitraglietta buona, simpaggio di Putin che fa sembrare Salvini un moderato, il tutto per puro odio anti occidentale, con una buona dose di analfabetismo scientifico, matematico e logico.
La piccola resistenza di un paese di fascisti, quello l’Italia era ED È (e i comunisti sono figli di Bombacci), che da sola non avrebbe combinato nulla (visto che, appunto, era una minoranza) e che ha avuto bisogno degli alleati e che si è salvato dalla totale umiliazione solo grazie a Badoglio è sacra e intoccabile, spesso mitizzata, mentre quella di un intero popolo che si difende da un imperialista che segue l’impronta filosofica di un nazista fa schifo perché “eh ma Azov”, “eh ma la NATO in Serbia”, “eh ma il Donbass”.
I comunisti, specie oggi, sono semplicemente pericolosi. Son quattro gatti, ma lo erano anche i (loro amici) nazisti, poi…
Ed è quindi un bene, senza dubbio, che quando un popolo sbaglia e li manda al potere ci sia qualcuno che mette a posto la situazione. Chiaramente, non sempre tenere il potere è la soluzione corretta: 17 anni di dittatura non sono giustificabili, considerando che i cileni erano per la maggior parte contro Allende, ma il colpo di Stato – ricordiamolo, richiesto dal Parlamento – è stato doveroso.
E ovunque esiste un comunista che sta prendendo il potere, è nell’interesse dell’umanità intera che ci sia un qualcuno che lo rovesci e che, possibilmente, ridia il potere a un governo civile libero dalla malattia rossa il prima possibile.