Definizione di sanità privata

di | 15 Giugno 2020

In Germania più del 50% dei posti letto è nel privato, che rappresenta i 2/3 delle strutture del sistema. Il finanziamento, inoltre, non viene dal governo ma dalle mutue sociali che godono di un certo grado di concorrenza.

La Lombardia, invece, è molto più moderata: il privato acconta per circa 1/3 del sistema e la concorrenza, per quanto esista, è ridotta rispetto alla Germania.

Nel primo caso gli itaglioni parlano di “forte sanità pubblica”, nel secondo di “suicida modello di sanità privata”.

Perché, ovviamente, dire “bisogna magari guardare alla Germania per ripristinare la rete territoriale” è troppo intellettualmente onesto e, di media, “Gesundheitsamt” è una parola difficile per chi di solito conosce solo “Heil Hitler” o “proletarier aller länder vereinigt euch”.

E quindi in sostanza vi posso enunciare il criterio italiano per definire una sanità:

  • Se funziona, è pubblica
  • Se non funziona, è privata
  • Se un po’ funziona un po’ no è privata quando fa male e pubblica quando fa bene
  • Se non funziona ma non puoi dire che è privata è colpa dei tagli al bilancio

Per i primi due oltre all’esempio Lombardia vs Germania potremmo citare la Corea del Sud, che ha un modello decisamente lontano da quello italiano ma siccome funziona “è pubblica” mente gli US, che hanno una spesa sanitaria pubblica superiore a quella italiana, “hanno la sanità privata” perché non funzionano.

Nel terzo caso possiamo citare il paradosso del SSN: contemporaneamente il migliore al mondo quand’è pubblico ma dilaniato dalle privatizzazioni. Un po’ come se chiunque, potendo scegliere liberamente, preferisse farsi curare all’ospedale pubblico “Matteo Messina Denaro” dove il direttore è nipote del direttore dell’ASL e non in qualche ospedale convenzionato lombardo.

Nel quarto caso il campione è il NHS inglese: praticamente tutto statale, non c’è il Lombarshire con il suo “RHS” privatizzato. E fa cagare, nonostante spenda il 9% del PIL nazionale.

“Colpa dei tagli al bilancio!” dicono i solerti itaglioni.

La Lombardia, che spende meno del 6% del PIL, modestamente caga in testa alla sanità inglese. E, soprattutto, visto che i sostenitori di Beveridge dicono che abbassa i prezzi grazie al ruolo guida dello Stato: se aumenti ancora un po’ arrivi all’11% su PIL, che è quello che spende la Germania.

E in ogni caso la sanità tedesca non la batti buttando soldi random ma riformando… guardando alla sanità tedesca.

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